domenica 13 luglio 2008

Uno sport al giorno: Tiro con l'arco

TIRO CON L’ARCO

Disciplina antica e suggestiva, che unisce precisione e fermezza e incide sulla psicologia e il sistema nervoso degli atleti.

La disciplina olimpica prevede per uomini e donne un bersaglio di uguali dimensioni (1,22 metri di diametro), posizionato alla stessa distanza (70 metri). Il punteggio di ogni freccia scoccata è determinato dalla prossimità al centro del bersaglio: 10 punti per ogni freccia che colpisca il centro, 0 punti per ogni freccia che manchi completamente il bersaglio.

A Pechino si disputeranno 4 gare, 2 individuali e 2 di squadra.

Nella gara individuale partecipano 64 atleti per sesso. Per delineare il tabellone ad eliminazione diretta, ogni arciere scocca 72 frecce (in 6 slot da 12 frecce). I punteggi ottenuti determinano teste di serie e accoppiamenti. Nei primi 3 turni eliminatori, ogni arciere ha a disposizione 18 frecce (6 gruppi da 3); si qualifica colui che avrà riportato il punteggio totale più alto. Per quanto riguarda gli ultimi 3 turni ad eliminazione diretta – quarti di finale, semifinali e finale – gli arcieri hanno a disposizione 12 frecce (4 gruppi da 3).

Nella gara a squadre possono partecipare le nazioni che hanno schierato 3 arcieri nella gara individuale. Anche qui si utilizza lo stesso schema di eliminazione diretta. Il tabellone viene compilato sulla base della somma dei punteggi realizzati dai componenti di ogni team nel round preliminare della gara individuale. Le sfide consistono nel tiro di 27 frecce per squadra, divise in 3 gruppi da 9 in cui ogni atleta ne scocca 3.

IL PASS PER PECHINO

I Mondiali all’aperto del luglio 2007 disputati a Leipzig, in Germania, hanno aperto l’inseguimento alla qualificazione olimpica. In questo frangente gli atleti, nella gara individuale e in quella a squadre, hanno conquistato posti per la propria nazione (e i comitati nazionali, in un secondo tempo, al termine del periodo di qualificazione, hanno nominato gli atleti da spedire in Cina tra quelli con il punteggio minimo olimpico).

Ogni squadra ha a disposizione al massimo 3 posti per sesso. Le nazioni che riescono a portare 3 atleti per sesso sono automaticamente iscritte per la gara a squadre.

Ai mondiali le prime 8 nazioni della gara a squadre hanno qualificato l’intero contingente, mentre altri 16 posti sono stati riservati, nella gara individuale, agli arcieri appartenenti ad altri paesi.

Quindi da settembre 2007 a maggio 2008 si sono disputati i Campionati Continentali: a disposizione 3 posti per Asia, Europa e Americhe, 2 posti per Africa e Oceania. Infine a Boe, in Francia, ha avuto luogo il Final World Qualification Tournament: 5 posti a disposizione, per atleti di quelle nazioni che ancora non avevano raggiunto il limite di 3 atleti per sesso. I rimanenti 3 posti per sesso sono stati attributi da una commissione olimpica.

GLI ITALIANI IN GARA

L’Italia ha immediatamente qualificato il contingente massimo durante la competizione a squadre dei mondiali di Leipzig, raggiungendo i quarti di finale (sconfitta dalla Polonia) nel settore maschile, le semifinali (ragazze battute da Taipei) nel settore femminile.

Nella gare maschili l’Italia schiera Mauro Nespoli, Ilario Di Buò e Marco Galiazzo.

Mauro Nespoli è appena 21enne ma già possiede buona esperienza internazionale. Campione europeo nel 2005 a dispetto della giovanissima età, è ormai presenza stabile della squadra azzurra, avendo fatto parte dei team medagliati agli ultimi mondiali. Se i tecnici puntano su di lui e lasciano a casa Michele Frangilli, c'è da aspettarsi ottime cose.

Il quasi 43enne Ilario Di Buò è alla terza olimpiade. Ad Atene perse negli ottavi di finale dal futuro campione olimpico Galiazzo. È forse l’arma meno appuntita della nostra pattuglia, diverse medaglie mondiali, ma l’ultima risale al 2003. Quest’anno però un primo posto nella tappa di Coppa del Mondo di Santo Domingo e un apporto continuo e decisivo al team.

Infine Marco Galiazzo, il campione uscente. Il 25enne padovano, decimo ai mondiali di Leipzig, fu sorprendente ad Atene. Non ha poi confermato la superiorità in altre competizioni mondiali (è campione italiano e campione europeo indoor 2008), ma è comunque il principale candidato alle medaglie.

Nella gara femminile difenderanno i nostri colori Natalia Valeeva, Elena Tonetta e Pia Carmen Maria Lionetti.

Natalia Valeeva è un’istituzione della disciplina. Quella di Pechino sarà la quinta Olimpiade per la moldava naturalizzata italiana. Attualmente Natalia sta vivendo una seconda giovinezza agonistica: dopo aver dominato a metà degli anni ’90 (addirittura nel ’95 vinse il titolo mondiale sia outdoor che indoor) e aver collezionato una serie impressionante di vittorie, tra cui 7 mondiali, l’azzurra è tornata sul tetto del mondo proprio a Leipzig. Vittoria in finale sulla coreana Park, seguita dall’affermazione in Coppa del Mondo a Santo Domingo.

Elena Tonetta, plurivittoriosa nel circuito junior, da 2 anni compete con le più forti tiratrici (pur avendo compiuto da poco 20 anni). Nelle prove di Coppa del Mondo spesso ha ottenuto ottimi piazzamenti nelle gare di qualificazione, utilizzate per la compilazione del tabellone a scontri diretti. Decimo posto agli europei di Vittel (dopo il 3° nella qualifica) e due medaglie d’argento a squadre a Santo Domingo e Boe. Prima apparizione ai Giochi.

Pia Carmen Maria Lionetti, 21enne pugliese, è anch’essa alla prima partecipazione olimpica. Vanta nel suo palmares 2 titoli mondiali juniores, conquistati in individuale e a squadre in quel di Aalborg nel 2005, e un bronzo agli Europei 2006 di Atene. Parte stabile della squadra azzurra, assieme alla compagna di squadra Tonetta è entrata nell’Aeronautica militare.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE

L’Italia è indiscutibilmente tra l’elite mondiale della disciplina, ma vecchie e nuove forze nazionali stanno alterando i valori generali. Corea del Sud, Gran Bretagna e Taipei i paesi dalla forte tradizione, oltre a Stati Uniti e Russia. India, Ucraina, Francia e Polonia i movimenti in forte crescita.

Gara individuale maschile

Gli atleti coreani restano i favoriti per l’oro, considerata la costanza dei risultati negli ultimi anni. Im Dong Hyun, campione mondiale, e Park Kyung Mo, primo nel ranking di Coppa del Mondo 2008, si disputano in casa la medaglia più preziosa. Anche il terzo sudcoreano Lee Chang Hwan ha le capacità per inserirsi. Oltre ad essi, il russo Baljinima Tsyrempilov, i britannici Alan Wills e Simon Terry, gli ucraini Markiyan Ivashko e Viktor Ruban, i cinesi di Taipei Wang Cheng Pang e Kuo Cheng Wei. E ancora il cinese Xue Hai Feng e il francese Romain Girouille. Tutti atleti in grado di infilare serie impressionanti. D’altra parte la specialità vive di momenti, di equilibri fisici e psicologici sottilissimi, per cui sorprese esterne non si possono escludere.

Tutti e tre gli atleti italiani possono ambire ai metalli pregiati, perché tutti e tre hanno confidenza con tensioni e traguardi d’alto livello.

Ad Atene vinse Marco Galiazzo in finale su Hiroshi Yamamoto (111-109 il risultato finale), mentre il bronzo fu conquistato dall’australiano Tim Cuddihy, il quale ebbe la meglio sul britannico Laurence Godfrey (113-112).

Gara individuale femminile

Difficile pensare che l’oro sfugga alle atlete della Corea del Sud. Ancor più che in ambito maschile, le asiatiche guidano con autorità il circuito. La Park Sung Hyun, campionessa uscente, nonché titolare del record di punti in un solo round di una gara internazionale (1405 su 1440 possibili), si è imposta nell’ultima gara di Coppa del Mondo di Boe, in Francia. Sconfitta dall’azzurra Valeeva nella finale mondiale, vuole riconfermarsi regina. Yun Ok Hee e Joo Hyun Jung hanno vinto la spietata concorrenza entro confine e pensano in grande. La russa Natalya Erdyniyeva, la cinese Zhang Juan Juan, la polacca Justyna Mospinek,l’indiana Dola Banerjee e l’americana Jennifer Nichols le avversarie più pericolose.

La Valeeva è decisa a puntare l’oro e un risultato fuori dal podio sarebbe deludente, innanzitutto per lei. Anche le giovani Tonetta e in misura minore Lionetti possiedono qualche ambizione.

Ad Atene fu finale tutta sudcoreana. La Park Sung Hyun superò in volata la Lee Sung Jin, per soli due punti. La britannica Alison Williamson si tolse la soddisfazione del bronzo grazie alla vittoria sulla cinese di Taipei Yuan Shu Chi.

Gara a squadre maschile

Ovvia implicazione dei pronostici sulla gara individuale, la Corea del Sud è l’assoluta favorita per il primo posto. Oro ad Atene e ai mondiali di Leipzig, è al comando della classifica a squadre di Coppa del Mondo pur non avendo partecipato ad una delle 4 tappe. Cina, Taipei, e tra le europee Gran Bretagna, Ucraina e Italia cercheranno di impedire l’ennesimo trionfo.

Ad Atene i sudcoreani si appropriarono dell’oro sconfiggendo in finale Taipei. Bronzo all’Ucraina.

Gara a squadre femminile

Ancora Corea, che potrebbe assaporare uno spaventoso ein-plein. L’espressione del livello medio dovrebbe premiare le atlete del paese asiatico. Ad impedirglielo soprattutto l’Italia, poi Cina, Gran Bretagna e Polonia.

Ad Atene la Corea s’impose in finale sulla Cina, mentre sul terzo gradino del podio salì Taipei. Insomma, il primato asiatico pare ben saldo.

PROGRAMMA GARE

Le gare di tiro con l’arco avranno inizio sabato 9 agosto con i round di qualificazione, sia per l’individuale che per la competizione a squadre. Il 10 e l’11 spazio alle gare a squadre: prima donne e poi uomini affronteranno tutti i turni eliminatori fino alle finali per le medaglie. Il 12 agosto prenderanno il via entrambi i tornei individuali, 32esimi e 16esimi. Infine il 14 e il 15, sempre precedenza alle donne sugli uomini, dagli ottavi fino alle finali, in un solo respiro (le finali sono previste alle 11.25 – gare a squadre – e 11.35 – gare individuali).

di Daniele Todisco

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