domenica 24 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (17)

Ultima giornata con medaglia d'oro annessa ma pure due occasioni mancate. L'Italia chiude il medagliere al nono posto con 28 medaglie, ma è davanti ai francesi, soddisfazione non da poco.

Roberto Cammarelle: la preoccupazione per giudici di parte, ambiente ostile e forza dirompente di Zhang si estingue dopo circa 20 secondi di match, alla prima tranvata lanciata dal nostro supermassimo. Di lì una serie di badilate sulla faccia del gigante di casa, diretti e montanti d'incontro durissimi. Secondo k.o. tecnico, manifesta superiorità di un pugile che, chissà, potrebbe trarre fortune anche dal professionismo. Voto 10.

Ginnastica ritmica: le polemiche infuriano sin dal giorno di qualifiche, la sensazione che il podio sia prestabilito è tattile, si percepisce nettamente. Peraltro la situazione, come racconta l'allenatrice Emanuela Maccarani, è di antica origine, come anche il condizionamento dei giudici rispetto alle nazioni più potenti della ritmica (e, ovvio, alla nazione ospitante). Nonostante ciò le nostre sono perfette, addirittura paradisiache nell'esercizio con cerchi e clavette: evoluzioni impensabili, collaborazioni spettacolari che purtroppo non sono accolte come meriterebbero. Comunque voto 9.

Anastasi e il volley: quasi paradossale che la prima partita con più o meno tutti gli effettivi si risolva in poco tempo e con una sconfitta che non ammette alcuna replica. C'è Fei, c'è Corsano, c'è Mastrangelo, ma non c'è la squadra, che procede a scatti e regala troppo ad una Russia tostissima. Come già detto, il team meno accreditato raggiunge la posizione più alta. Ma non raccoglie medaglie e l'incubo olimpico continua. Per lo spirito di squadra, la volontà combattiva e la crescita di alcuni elementi buoni per il prossimo domani (Martino, Birarelli, Paparoni) voto 7-.

Stefano Baldini: è l'ultima corsa di 42 km e poco più, l'ultima apparizione in maglia azzurra (come dirà nell'immediato dopo gara), e il campione olimpico "uscito" la onora con un'andatura sostenuta e di crescente verve. Arriva a ridosso nei primi 10 e va applaudito per l'orgoglio, nonostante l'infortunio. Voto 6.5.

Settebello: chiude al nono posto un'Olimpiade da dimenticare al più presto. Sosteneva il ct Melara alla vigilia che sarebbe stato complicato per tutti sconfiggere l'Italia. Invece no. L'amalgama tra vecchio e nuovo non funziona, gli altri ci sovrastano fisicamente e per carattere. Magra consolazione, il capocannoniere del torneo è Alessandro Calcaterra con ben 27 reti e il 52% di realizzazione. In ogni caso, voto 4.5.

di Daniele Todisco

Cammarelle!!!

sabato 23 agosto 2008

Il pagellone azzurro (15)

Ci si avvia al commiato, ma se le gare sono ormai agli sgoccioli, non si può dire altrettanto per le soddisfazioni che ci vengono regalate dai portacolori azzurri. Fantastica è Josefa Idem che arriva all'argento, stesso metallo anche per Clemente Russo che forse poteva anche ambire a qualcosa in più.

Josefa Idem - 10 ancora una medaglia, ancora un argento come ad Atene, un argento che fa arrabbiare se si pensa ai soli quattro millesimi che la separano dallo storico trionfo ma, come le ricorda la collega polacca, "Josefa cosa avresti detto 12 mesi fa di un possibile argento?!?". Ed anche noi avremmo certamente firmato anche solo per una medaglia fino ad una settimana fa. Certo, fino ai 750 metri sognare era lecito e ci eravamo davvero illusi che l'oro potesse arrivare, ma fa nulla. Grazie Josefa, Londra non è poi così lontana...
Peggio va a Facchin e Scaduto, che la loro favola l'avevano vissuta ieri: nei 500 metri, distanza a loro più congeniale stando ai risultati di quello che è stato prima di questa olimpiade, la coppia siculo-veneta non è andata oltre il nono- e ultimo- posto, comunque da incorniciare la loro olimpiade.

Clemente Russo - 8,5 della finale persa non vogliamo parlarne, ci limitiamo ad elogiare il pugile campano per la sua grande olimpiade in cui ha dimostrato di essere pugile di spessore mondiale e di carattere. A nostro parere una delle note più liete dell'intera spedizione azzurra.

Marco Aurelio Fontana - 7 nei nostri pronostici della vigilia gli avevamo dato speranze praticamente nulle di finire sul podio ma, per oltre un'ora, siamo piacevolmente smentiti dal biker azzurro che si piazza a ruota dei più titolari svizzeri e li tallona fin quando questi ultimi non decidono che sia giunto il momento di fare sul serio. Il quinto posto finale è comunque un risultato di tutto rispetto ancor più se si pensa alla giovane età e alla scarsa esperienza dell'azzurro nelle gare di cross. Decisamente peggio fa invece Jader Zoli (5) che finisce 30° e doppiato dai primi, non ci si aspettava comunque molto di più.

Leonardo Basile - 6 voto in stand-by in attesa di vederlo impegnato nel match di ripescaggio annunciato dal Michael Phelps della Radio Audizione Italiana, Davide Novelli, ligio come sempre a proferir favella senza pensarci troppo su... ad ogni modo, l'ultimo rappresentante della quantomai competitiva spedizione azzurra di Taekwondo, esce di scena immediatamente abbattuto dai colpi dello spregiudicato cubano Matos, avversario che mai più potrà incontrare nella sua carriera perchè mai più calcherà i tatami mondiali. Il caraibico, dal nome quantomai emblematico, dopo aver esibito scarso senso tattico nella semifinale persa con il coreano Cha (poi campione olimpico), ha esibito anche una discutibile intelligenza nel match per il bronzo. In svantaggio di un punto, volendo superare il suo avversario, sferrà un tremendo calcio al bersaglio alto andando a segno, peccato che sbagli obiettivo e centri in pieno il volto dell'arbitro. Non accorgendosene, probabilmente, e non vedendosi riconosciuti i due punti per lo spettacolare colpo, il cubano se la prende giustamente con i giudici con tutto il tatto del caso, rimediando non solo l'esclusione dalla competizione olimpica, ma anche la squalifica a vita dal mondo del taekwondo: fuorioso!!!

Antonietta di Martino - 5,5 in una pedana magica, in una gara stellare, lei fa solo da comparsa fino al metro e novantasei, misura che fallisce miseramente. L'azzurra sembra vuota e non al meglio anche dal punto di vista tecnico. Se non altro non ci saranno rimpianti di sorta visto che per la medaglia le misure da realizzare erano veramente enormi se confrontate al metro e sessantanove di altezza della ragazza campana.

di Marco Cinelli

venerdì 22 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (14)

Terz'ultima giornata olimpica straordinaria per i colori italiani. 4 medaglie da ricordare a lungo.


Alex Schwazer: è il più forte da diverso tempo sulla massima distanza, solo oggi ha evidenziato la portata di un dominio destinato a durare a lungo. Fa ciò che vuole, addirittura dice nel dopogara che il suo scatto ai 10 km non era tale, bensì un leggero cambio di passo che testasse l'altrui resistenza. Record olimpico, lacrime, un oro limpido e pulito direttamente dall'Alto Adige. Voto 10.

Andrea Facchin-Antonio Massimiliano Scaduto: ci si attendeva la medaglia dal K4 di Rossi e soci (voto 6), invece vince la tradizione del K2 1000, che era un tempo dello stesso portabandiera. I due azzurri si rendono protagonisti di un crescendo incredibile, fino allo sprint degli ultimi 50 metri per un bronzo da fotofinish. Loro ci credevano, e urlano tutta la loro gioia ribaltandosi in acqua (e questa volta non c'è nessuna barca croata che spezzi l'idillio del bagno). Voto 8.5.

Mauro Sarmiento: deve vendicare la fidanzata Calabrese, medaglia di legno al golden kick. E, a dispetto di un tabellone che gli propone Steven Lopez, per gli amici "2 volte campione olimpico e 4 volte campione del mondo", e l'inglese di dubbie origini geografiche Aaron Cook, il campano riesce nell'impresa di raggiungere la finale. Lì assesta due calcioni sul volto di Saei, iraniano della terza età, che però ha ancora i riflessi prontissimi e una giuria decisamente devota. Voto 8+. Ma è in cabina di telecronaca il vero spettacolo. Davide Novelli è uno show-man sensazionale: dapprima definisce moldavo l'atleta delle isole Marshall non si sa in base a cosa, poco dopo è il britannico Cook a provenire dalle isole Marshall. Di colpo urla "è medaglia d'argento, è medaglia d'argento" quando Sarmiento passa in finale. Ma mentre il commentatore tecnico pronuncia "azerbo", lui è più furbo e preferisce "l'azerbaij...l'atleta dell'azerbaijan".

Pugilato: si riteneva alla vigilia dei Giochi che nei massimi e supermassimi gli azzurri dovessero ambire senza se e senza ma alla finale. Ebbene, Clemente Russo (voto 8) sfugge alla vista e ai pugni dell'americano Wilder, Roberto Cammarelle (voto 8) abbatte a badilate l'inglese Price. Gli ori si avvicinano a grandi passi, anche se Chakhiev e la "malavita" cinese si opporranno strenuamente. Intanto mettiamo in cascina il bronzo di Vincenzo Picardi (voto 8.5). Voto complessivo 8.

Volley maschile: perde i pezzi come un soffitto del Trecento. Corsano prima della partita, Mastrangelo nelle fasi centrali del match. Finisce con Meoni, Zlatanov, Birarelli, Martino e il rientrante Fei. Nonostante ciò, lotta con i brasiliani spesso fallosi e non va lontano dal colpo grossissimo. Nel quarto diverse occasioni d'aggancio, ma errori evitabili perpetuano il divario. Il bronzo è da strappare ai russi, difficile ma non impossibile per ragazzi mai privi di carattere. Voto 7.

Pentatlete: le prove multiple poco arridono agli azzurri, ben lontani dagli standard europei. La Corsini chiude in posizione appena sufficiente, ma mai entra pienamente in gioco. Settore da rivedere o forse rifondare. Voto 5.

Francesco Dell'Uomo: quel sesto tuffo da 30.60 punti è un peccato capitale, che lo fa sprofondare oltre le prime 18 posizioni, fin lì occupate con piglio tranquillo e salti di routine. Lo si attendeva in finale tra monumenti più o meno giovani, invece è eliminazione cocente. Voto 4.5.

di Daniele Todisco

Aleeeeeeeeeeeeex Schwazer!!!

giovedì 21 agosto 2008

Il pagellone azzurro (13)

Giornata con un bronzo e diversi buoni risultati per la squadra azzurra. Ci si attendeva Cleri ed è arrivata la Rigaudo. Bene anche la Calabrese nel teakwondo. Unica nota negativa le staffette veloci, squalificate entrambe.

Rigaudo - 9 non si lascia prendere dal panico quando la russa prima e la Turava poi sembrano scappare via. Lei è sorniona, fa la sua gara riprende quelle che bastano per salire sul gradino più basso del podio. Unico rammarico non aver agguantato la norvegese Platzer, argento all'arrivo appena cinque secondi avanti l'azzurra: con l'aria pesante che si respira in seno alla squadra russa (vedi alla voce doping) chissà che quella medaglia non possa in futuro diventare di un metallo più pregiato... Ma, restando in tema atletica, non possiamo nascondere la grande delusione per il comportamento delle staffette 4x100 (voto 4), fuori entrambe con squalifica: cambi orripilanti e prestazione in pista ancor peggiore invitano ad una profonda riflessione (e sono gli stessi atleti a chiederla) sulla preparazione tecnica di tali gare.

Calabrese - 7 fa quello che le viene chiesto fino alla semifinale, poi il muro da valicare diviene troppo alto e la sua rincorsa, inesorabilmente, si ferma. Peccato che anche la fortuna non l'aiuti opponendola, nella finale per il bronzo, alla statunitense Lopez e non all'atleta di Taipei Wen Su Li ormai fuori uso. Il taekwondo ci offre anche l'ennesima possibilità di tirare gli orecchi a mamma rai (voto ormai prossimo allo zero spaccato) che dapprima oscura gli ottavi della nostra portacolori, ottavi che non verrano neanche trasmessi tra una sintesi di beach volley ed una replica di tennis-tavolo, poi si eclissa proprio nel momento della finale per il bronzo: oscurantisti! Ma chi non smette di sorprendere è il mai scontato Davide Novelli (10 e lode di stima) che dapprima sparge notizie infondate sul curriculum dell'atleta coreana che per tutte le emittenti televisive e radiofoniche diviene la campionessa olimpica in carica e poi fa notare come per la calabrese "sfugga la possibilità di conquistare la medaglia d'argento" dando per scontata la sconfitta nell'irraggiunta finale per l'oro: encomiabile.

Zerial - 7- non raggiunge la finale perchè capita in una semifinale zeppa di fuoriclasse, ma l'impressione è quella di un talento grande grande che tra quattro anni tornerà ai giochi per vincere: stella nascente. Malino invece le ragazze del k2: Cicali e Sgroi chiudono una gara iniziata al rallentatore solo al quinto lontane dalla finale, insufficenti.

Cleri - 6,5 fa gara di testa per la quasi totalità dei 10 km della maratona del nuoto, ma nei metri finali non riesce a tenere le gambe dei vari Lurz e Davies. Chiude quarto ed entrerà nella storia come la prima medaglia di legno del nuoto di fondo azzurro, consolazione assai magra per un'atleta alla prima, e presumibilmente unica, apparizione olimpica.

Cagnotto - 6= la piattaforma non è più la sua gara e si vede in almeno due dei cinque tuffi offerti ai giudici, la delusione diventa enorme quando ci si rende conto che Tania resterà fuori dalla finale per appena 6 decimi di punto. Fuori anche Valentina Marocchi (6), anche lei da rivedere in almeno due tuffi.

Valentini&Benedetti - 5,5 la gara del pentathlon è gara strana in cui si mescolano discipline assai poco assortite, se poi l'organizzazione ci mette del suo il tutto diventa decisamente imprevedibile. Tra la farsa ed il rischio di incidenti gravi si snocciola la prova d'equitazione con cavalli dai nomi quantomai emblematici (onomatopeici per dirla alla Fioravanti) quali GeGe o BuBu pronti a distribuir scherzetti che neanche un bambino nella notte di Halloween. E così tra un rifiuto ed un disarcionamento, van fuori molti dei favoriti, su tutti il ceco Svoboda e per molti si presenta l'occasione di una vita. Nessuno a dire il vero la sfrutta, e a salire sul podio non sono certo carneadi. Men che meno colgono l'occasione i nostri alfieri disastrosi nella scherma e nel nuoto. Alla fine Benedetti chiude 14° e Valentini 17°, risultati in linea con le aspettative

di Marco Cinelli.

mercoledì 20 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (12)

Una giornata finalmente di buone prestazioni e pochi buchi, che ci porta 2 medaglie, una già concreta ed una virtuale.

Vincenzo Picardi: dopo il bronzo mondiale per il pugile di Casoria anche la medaglia olimpica. Damiani lo definisce un operaio, effettivamente i suoi pugni esprimono sacrificio e dedizione. Ottimo a tenere a bada il tunisino Sherif, sempre in pressione. Con Jongjohor sarà pressoché impossibile, ma non importa. Voto 8.5.

Alessandra Sensini: eccola l'unica medaglia azzurra odierna, giunta al termine di una medal race condotta magistralmente. Nonostante il vento calante e l'arrendevolezza delle surfiste piazzate tra Alessandra e Yin Jian, la velista toscana coglie un primo posto che assicura l'argento che ancora mancava alla sua fantastica collezione. Voto 8.

Volley maschile: la squadra che più ha faticato per conquistare l'Olimpiade e che meno era accreditata di un percorso fino alla zona medaglie, di fatto è la sola che è arrivata a giocarsi il podio. Senza Fei, con un Corsano stoico, un Cisolla concreto e un Bovolenta ringiovanito il team di Anastasi ha lottato per 5 set, superando la delusione delle palle match mancate nel quarto. Ora quel Brasile da cui ultimamente abbiamo sempre preso batoste. Intanto, voto 7.5.

Giuseppe Gibilisco: dopo tutto ciò che ha attraversato, il 5.65 che vale la finale è un salto liberatorio. Esclusi eccellenti, la finale sarà più del solito simile al lotto e un atleta come il siciliano, pur sempre campione, può estrarre numeri fortunati. Lo spirito c'è. Voto 7+.

Manuel De Vecchi: passa alla semifinale della bmx con autorità, a cui aggiunge la pazzia del biker spericolato. Ha le armi e la pedalata per competere con i migliori. Voto 7

Cagnotto-Marocchi: anche dalla piattaforma portiamo 2 atlete alla semifinale a 18. Tania con condotta di gara crescente, Valentina in linea continua senza picchi. Avversarie per gran parte giovani, se ci scappa qualche errore potrebbe essere finale per entrambe. Voto 6.5 alla coppia.

Martina Grimaldi: nella maratona 10 km di nuoto è sempre nel gruppo di testa, nella sua pancia certo, ma mai doma. Conclude con un ottimo decimo posto, non distante dalla Ilchenko e dalle britanniche. Calotta argentea che Fioravanti e Sacchi non vedono per tutta gara causa riprese assurde della regia internazionale. Voto 6.5.

Mihai Bobocica: secondo turno del singolare di ping pong per il nativo romeno e possibilità di andare a scontrare l'istituzione Ma Lin. Mihai dà l'impressione di poter disporre dell'avversario, dapprima salendo 2 set a 1, quindi vincendo con agilità la sesta partita. Poi dal 5-1 nel settimo e decisivo set ecco la paura, il braccino, e una serie di risposte lunghe. Il campo si fa minuscolo, e la grande platea sfuma desolatamente. Voto 6-.

martedì 19 agosto 2008

Il pagellone azzurro (11)

Olimpiade sempre più grigia per i colori azzurri: fuori l'italvolley femminile e solo quarto Cassina... ci si avvicina ad ampie falcate verso la peggior olimpiade azzurra dai tempi di Barcellona '92 dove raccogliemmo soltanto 19 medaglie, 6 d'oro.

Josefa Idem - 9
quarantaquattro anni e non sentirli. Si diverte ancora a pagaiare, e a pagaiare forte: una lezione alla cinese Zhong, tra le favorite per il podio, ed un messaggio lanciato ad alta voce all'ungherese Kovacs che dovrà vedersela con l'eterna azzurra se vorrà realizzare l'impresa di vincere tutte e tre del gare del kayak femminile. Infinita. Ma nel complesso è strepitosa la giornata dell'intera compagine della canoa azzurra: in finale diretta Facchin-Scaduto nel k2 500 maschile; in semifinale Sgroi e Cicali nella medesima gara al femminile. In semifinale con un grande terzo posto in batteria anche il giovanissimo (classe '87) Matteo Zerial. Voto complessivo 8.

Diego Romero - 8,5 una delle medaglie più impronosticabili della spedizione azzurra. Un bronzo arrivato grazie alla grande regolarità in una delle categorie più difficili e popolate del mondo velico con una medal race strepitosa, ed anche l'argento dello sloveno non era poi così distante. Intanto altrove, nella rs:x, piccola cessione di Alessandra Sensini (6) che ora è di nuovo seconda, non impossibile la rincorsa alla cinese, ma sarà necessario quel vento forte che esalta la nostra portacolori.

Ciccone-Masotti - 6 il voto, forse persino eccessivo per un 14° posto, è un voto d'incoraggiamento a chi, almeno, ci ha provato. Un 14° posto diverso da altri 14esimi posti (ogni riferimento a Vera Carrara è marcatamente esplicito) ottenuti senza provare ad inventarsi qualcosa che vada al di sopra delle proprie possibilità.

Nicola Marconi - 6 conduce una gara perfetta fino al giro di boa, poi un errore lo tira fuori dalla rincorsa al proprio record personale di punti e dalla finale parsa tanto vicina ad inizio gara.

Igor Cassina - 6- fallisce l'appuntamento con uno storico bis. Cede il titolo e lo fa con signorilità. Peccato perchè anche la sua resta una gara incompiuta: perfetta nella fase dei salti, decisamente imprecisa nei passaggi successivi e nell'uscita. L'oro del cinese pareva imprendibile per via dell'eccessivo gap tra le difficoltà dei due esercizi proposti, ma la medaglia era davvero alla portata visti i tanti errori altrui. Ed ora spazio al superCassina per riprendersi lo scettro perso.

Fontana- D'Aquino - 5 difficile giudicare chi non si è visto per nulla come i due triathleti azzurri rimasti nelle retrovie fin dalle prime battute del nuoto e lì rimasti per tutto il resto della gara. Anonimi, come anonima è stata l'intera spedizione azzurra del triathlon. Certo l'assenza della Cortassa ha pesato, era lei la vera punta di diamante della squadra, ma ci aspettavamo qualche piazzamento migliore, non lo nascondiamo.

Italvolley femminile - 4 semplicemente senza parole.

di Marco Cinelli

lunedì 18 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (10)

Prima giornata senza medaglie, per incapacità e per "sfortuna":

Andrea Coppolino: esercizio agli anelli pressoché impeccabile, con uscita stoppata che non gli è consueta. Meriterebbe palesemente la medaglia d'argento, ma la giuria (voto 3, severa solo con gli azzurri e generosissima con Wei Yang) glielo nega in modo incomprensibile. Ancor più di Morandi (voto 7+), ha di che recriminare. Voto 8.

Roberto Cammarelle: un pò appesantito sulle gambe e lento nel portare i colpi, il supermassimo controlla la furia disordinata del colombiano Oscar Rivas. Guardia bassa, forse troppo, che lo conduce alle medaglie. Ora con l'inglese Price e probabilmente con il cinese Zhang in finale c'è bisogno di un atteggiamento più sicuro e concreto. Voto 7.5

Claudio Licciardello: splendido 45.25 in batteria dei 400 e sedicesimo tempo assoluto che significa semifinale. Fa il personale nel momento più opportuno, a differenza di altri compagni di squadra. Insieme a lui, ottima Clarissa Claretti (voto 7.5), martellista che si qualifica in finale con la misura di 71.82. Per l'atletica italiana che se non splende, almeno fa del proprio meglio. Voto 7+

Alessandra Sensini: fa della continuità la sua arma prediletta. La cinese Yin Jian finisce nona in entrambe le regate quotidiane, e lei, seconda e quinta, le soffia il primo posto. Difficile che la campionessa olimpica molli la presa. Diego Romero (voto 6.5) resta in zona podio, il suo destino si deciderà nella medal race. Voto 7.

Antonio Rossi: insieme a Piemonte, Benedini e Ricchetti qualifica il K4 1000 metri direttamente alla finale con un buon secondo posto, quarto tempo totale. Per il portabandiera è un esordio positivo, come per il K2 di Facchin e Scaduto che sulla stessa distanza centra l'accesso al turno di epilogo. Voto 6.5

Nicola Marconi: acciuffa l'ultimo posto per le semifinali del trampolino da 3 metri, appena davanti al cubano Betancourt, che all'ultimo tuffo lo spaventa. Se il fratello Tommaso (voto 5) buca due tuffi, il più titolato dei fratelli mantiene un livello sufficiente, in ogni caso ben lontano dai migliori. La finale a 12 sarebbe quasi miracolosa. Voto 6+

Charlotte Bonin: priva della vicecampionessa europea Nadia Cortassa, la squadra di triathlon si affida alla valdostana e alla riserva Daniela Chmet (voto 5-, ritiro nella frazione di ciclismo). Charlotte tiene nella prima parte di nuoto, poi in bicicletta e di corsa si stacca enormemente. 21anni e tanta esperienza da maturare. Voto 5.5.

Vera Carrara: è tra le favorite della corsa a punti e dunque attesa ad un buon risultato. La si aspetta scattare, partecipare agli sprint, cercare il guadagno del giro; invece si osserva una gara del tutto anonima, con solo accenni di vitalità. Chiude 14esima con un punto appena e in coda al gruppo. A fine gara annuncia il ritiro, chissà quanto ponderato e non figlio della controprestazione odierna. Voto 4.

Rai: riecco al tg olimpico la Rolandi e le sue pronunce. Le scrivono sul "copione" solo il nome del pallavolista bulgaro Kostantinov, lei esegue senza sbavature. C'è tempo per nuovi gioielli (ma basta telecronache deliranti di Roata). Voto 7.

di Daniele Todisco

domenica 17 agosto 2008

Il pagellone azzurro (9)

Altra giornata senza allori in cui, a fronte di un argento ed un bronzo, arrivano la grande delusione del setterosa (fuori ai rigori) ed il grande rammarico per il podio sfiorato dai fratelli Sibello.

Quattro di coppia - 8,5 il loro argento dietro l'imbattibile Polonia non va oltre il pronosticato ed il pronosticabile ma, in un periodo in per i colori azzurri tutte le certezze sembrano crollare miseramente sui campi di gara, quella realizzata da Agamennoni, Venier, Galtarossa e Raineri è un'autentica impresa. Nel complesso si chiude una olimpiade insufficente per il canottaggio azzurro.

Clemente Russo - 8+ all'angolo il suo coach lo invita ad "essere come un cobra" e lui obbedisce sbarazzandosi agevolmente dell'ucraino Usyk (7-4). L'approdo alle semifinali gli vale, come minimo, il bronzo. Sulla sua strada ora c'è il non irresistibile statunitense Wilder, ultimo ostacolo verso una finale che non sembra così lontana.

Obrist - 8 un italiano in finale nei 1500 fa già scalpore, ancor più se si aggiunge che l'azzurro in questione, Christian Obrist, non ha avuto bisogno di ripescaggi per farlo anzi, si è persino permesso di beffare, ed eliminare, ad atleti assai più quotati di lui. Primi sussulti di una atletica azzurra sin qui abulica che, nella giornata odierna, ha visto ben figuarare Elena Romagnolo nei 3000 siepi (11°), Libania Grenot, decima con record italiano nei 400 ed i saltatori, ancora impegnati nella qualificazione dell'alto. Dignitosa anche l'eliminaione di Micol Cattaneo nei 100 hd. In mattinata bene Anna Incerti 14° nella gara di Maratona. Il diesel Italia sembra essersi attivato.

Montano & co - 7,5 bronzo double face: il rimpianto di un oro mancato per uno sciagurato assalto di Occhiuzzi in una semifinale con la Francia sin lì perfetta, ma anche la convinzione di aver avuto la meglio su una grande Russia e di aver ritrovato un Aldo Montano di alto livello a cui fanno compagnia gli esperti Tarantino e Pastore.

Tania Cagnotto - 7- le attese erano da podio ma, alla luce di una gara dai contenuti medi esagerati, si può rimpreverare ben poco a Tania, e quel poco cade nel dimenticatoio grazie ad un ultimo salto da brividi. Promossa.

Fratelli Sibello - 6,5 la loro olimpiade si conclude con un quarto posto e tanti tanti rammarici. Ad un passo dal podio incappano in un errore causato delle improbe condizioni metereologiche del campo di regata. Giornata migliore per Alessandra Sensini, in grado di sfruttare pienamente il forte vento centrando un terzo ed un secondo nella giornata peggiore della cinese Yin che ora sembra più vicina.

Setterosa - 5 l'impressione, guardando all'amara sconfitta ai rigori contro le olandesi, è che oggi sia andato il triste commiato ad una generazione di pallanuotiste vincenti quanto mai prima al mondo. Ora bisogna lavorare duramente per ricostruire un gruppo in grado di competere con il resto del mondo.

Tiro a segno - 4 il nono posto di Marco de Nicolo nella carabina 3 posizioni da 50 m al termine di una gara che era stata da podio per due terzi ed anche più, è la degna conclusione dell'olimpiade dei tiratori azzurri ad un livello verosimilmente mai così scadente: nemmeno una finale centrata nonostante le tante carte a disposizione (eravamo assenti in una sola gara). Tornando alla gara odierna i rimpianti crescono pensando che il 92 nella seconda serie in ginocchio di de Nicolo ha probabilmente tolto al tiratore azzurro non solo una finale ma finanche una medaglia in virtù del disastroso, e grotetsco, bis offerto al mondo dallo statunitense Emmons.

L'OTTAVA MERAVIGLIA DI PHELPS

sabato 16 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (8)

Arrivano due medaglie rosa, ma il bottino di giornata è decisamente più scarso di quanto ci si potesse aspettare.

Alessia Filippi: nuota a livelli umani, segna nuovamente il personale su una distanza che ha conosciuto solo in questa stagione. Incontra la Adlington, che distrugge un record del mondo ventennale e fugge sin dalle prime vasche. La lunga romana sale in progressione e si conquista un posto di primo piano. Voto 8.5

Ilaria Salvatori: esordisce ai Giochi ed è già battaglia per il bronzo. La Trillini le chiede il cambio e lei offre un contributo decisivo con stoccate che aprono il divario. E così sul podio ci sale anche lei, da quarta incomoda, protagonista per un giorno. Voto 8.

Vincenzo Picardi: condotta di gara perfetta, attendista e poi aggressiva, contro il pugile dominicano Payano, e accesso ai quarti di finale. Sempre mobile sulle gambe e efficace con il montante destro. Ora un tunisino lo separa dalla medaglia. Voto 8.

Fratelli Sibello: si teme il peggio dopo il 17esimo posto nella prima regata del giorno, che li allontana dal podio dopo una lunga presenza. Poi ritengono di non poter sprecare quanto fatto finora e si riprendono la seconda piazza con due ottime prove, nonostante l'ormai usuale vento leggero e discontinuo. I danesi son lontani, meglio guardarsi dietro. Voto 7.

Flavio Cannone: non è all'esordio Olimpico, non paga l'emozione, ma è lontano dalla finale. Evidentemente il valore degli avversari è cresciuto enormemente. Sul trampolino elastico cinesi e russi splendono, lui non demerita ma finisce 14esimo. Parziale delusione. Voto 6-.

Falco-Benelli: il tiro a volo delle meraviglie cade nella disciplina che di più ultimamente aveva regalato gioie all'Italia, lo skeet. Il campione olimpico uscente non entra in gara, Falco commette un errore decisivo nell'ultima sessione da 25. Bastava un 119/125 per la finale, azzurri deludenti. Voto 5.

Atletica azzurra: il 7.81 di Andrew Howe (voto 4.5, l'infortunio passa da una gestione approssimativa di sè), misura insufficiente per superare la qualificazione, è pesante per le aspettative dell'atletica italiana e dunque spazza via ogni altra cosa. C'è Libania Grenot (voto 7.5), italo-cubana, che sui 400 fa registrare un valoroso record italiano sotto i 51 secondi; Chiara Rosa (voto 6.5) e Anita Pistone (6+) che brillano in mattinata in lancio e corsa ma tramontano presto, sotto i colpi di una concorrenza inarrivabile; c'è Ivano Brugnetti (voto 6), marciatore di fatto, che per pochi metri non ruba il bronzo all'australiano Tallent, canguro anch'egli di fatto (salta più che camminare). Ci sono atleti del tutto fuori luogo, come il discobolo Kirchler (voto 4) e il siepista Villani (sv, tibiata dolorosa sull'ostacolo), non pronti per una manifestazione di tale portata. Ma c'è soprattutto la rincorsa confusa e lo slancio precario di Andrew Howe, e il voto ne è pesantemente influenzato. Voto 5-.

Settebello: anche la Germania, di tradizioni praticamente nulle, ci è superiore. Tre sconfitte in quattro gare, eliminazione immediata e una rifondazione che ora si deve completare. Voto 4.

Nazionale di calcio: occasione sprecata malamente contro un avversario che gioca per 80 minuti nella propria metacampo. Rigore a favore e superiorità numerica, poi gestione e organizzazione pessime. Ci si mettono un guardalinee sguercio, le papere di Viviano (voto 2, dopo il 2-3 salta addosso a chiunque gli capiti sotto tiro) e l'assenza ingiustificata di qualche supposto genietto. Voto 5 per il torneo, 3 per la prestazione contro il Belgio.

di Daniele Todisco

venerdì 15 agosto 2008

Il pagellone azzurro (7)

Tania Cagnotto - 7 dimostra grande sicurezza e consapevolezza dei proprio mezzi. Semifinale conquistata agevolemente con il sesto punteggio non troppo lontana dal podio e della seconda delle due cinesi Wu Minxia. A farle compagnia ci sarà Maria Marconi (6) che ha acciuffato la qualificazione dopo una partenza da dimenticare.

Giai Pron - 7- la 34enne torinese affronta con il giusto spirito la gara ricercando il colpaccio anche a costo di saltare. Le va male, ma non si può dire che non ci abbia provato. Peggio di lei, pur se quinti, vanno Bonetti e Masoero (5,5) sono quinti dopo due manche decisamente anonime, bronzo ai mondiali, da loro ci si attendeva certamente di più.

Squadra di spada - 6 la vera finale, quella anticipata con la Francia, la perdono piuttosto nettamente. Con la Cina, per il bronzo, la difficoltà maggiore è quella causata dall'infortunio di Tagliariol. Ci si attendeva di più dalla sfida con la Francia, quantomeno dal punto di vista numerico. Ad ogni modo, la spada azzurra torna a brillare dopo un'olimpiade anonima in quel di Atene.

Nuoto - 6- giornata senza infamia e senza lodo. Nessun azzurro impegnato nelle finali del mattino; al pomeriggio tocca alle staffette miste, Colbertaldo e la Chiuso. Alla fine si qualifica solo una grande staffetta mista maschile (7+). Va fuori "Scienzy" Colbertaldo (6), ma certo non demerita visto il tempo realizzato ed il livello mostruoso della gara, fuori malamente la Chiuso nei 50 sl e la 4x100 mx femminile (entrambe da 5), da loro ci si attendeva di più.

Vanessa Ferrari 5,5 - piange Vanessa alla fine della gara, ed anche noi non siamo soddisfatti dell'olimpiade della 17enne bresciana. Le attenuanti del caso ci sono, è innegabile, ma chiudere senza allori un quadriennio condotto a livello stratosferico ci lascia con l'amaro in bocca. Nota positiva di giornata Lia Parolari (6,5): la ragazza di Orzinuovi, oltre a confermarsi tra le più eleganti in pedana, ha dimostrato che, crescendo al volteggio , potrà in futuro rientrare nell'elite del concorso generale.

Atletica - 5,5 poche note positive e tante eliminazioni nella prima giornata di gare della disciplina "regina" dei giochi. A spiccare è la prestazione di Elena Romagnolo che conquista la finale nei 3000 siepi con tanto di record italiano. Si qualificano anche la Cusma negli 800 ed Obrist nei 1500. Fuori Lingua- con tre nulli- e Vizzoni nel martello, Cerutti e Collio nei 100 e la Martinez nel triplo in una giornta che non passerà certamente agli annalli dell'atletica azzurra.

Vela - 5 se nei giorni scorsi avevamo osannato le gesta dei nostri velisti, oggi siamo costretti a bacchettarli. Giornata da "scartare" nel vero senso della parola: squalificata la Sensini, 36° Romero, male i 470... tutti realizzano la propria peggiore prestazione dall'inizio della competizione , prestazione che verrà quindi scartata. Ma d'ora in avanti non si potrà più sbagliare.

Tiro - 5- ennesima giornata da dimenticare per il tiro a segno con i pessimi risultati di Campriani e De Nicolo della carabina da 50 metri. Ultima possibilità per rifarsi la carabina 50 metri tre posizoni di dopodomani, dopo la disfatta sarà completa. Ed oggi male anche gli azzurri del tiro a volo che hanno esordito nello skeet con risultati molto al di sotto delle previsioni: se Falco potrebbe conquistare ancora la finale con una buona seconda giornata, sembra invece ormai spacciato il campione in carica Andrea Benelli.

di Marco Cinelli

giovedì 14 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (6)

Due medaglie d'oro inaspettate e ugualmente meravigliose, l'Italia è a 6 ori dopo 6 giorni.

Andrea Minguzzi: brividi lungo la schiena quando nel terzo round e con la priorità favorevole all'avversario, alza l'ungherese Fodor e con l'ultimo urlo lo ribalta. Torneo strepitoso, fa fuori i più forti, Mishin compreso, e arriva all'oro. Dopo 16 anni un'altra medaglia dalla lotta, da maestro a discepolo. Voto 10.

Chiara Cainero: la giornata ha ottimi auspici, record olimpico in eliminatoria. Poi la finale piovosa, qualche errore di troppo e la telecronaca di Novelli (voto 4+, pare aver capito il sistema dei punteggi) la conducono allo spareggio. Americana e tedesca falliscono, lei centra entrambi i piattelli ed esulta. Benelli l'abbraccia, la Rai le riserva una sorpresissima in collegamento: l'inno di Mameli; lei non comprende e se ne va. Voto 9.

Enrico Pozzo: unico italiano alle finali del concorso individuale di ginnastica, si fa valere con ottime prove al corpo libero e alla sbarra. Finisce 19esimo causa buco agli anelli, il piazzamento resta soddisfacente. Voto 7.5.

Riccardo Lione-Eugenio Amore: tre sconfitte in tre match per l'unica coppia italiana del beach. Risultato amaro, nemmeno un discreto vantaggio sugli austriaci in entrambi i set consente loro di schiodarsi da quota zero. C'erano, a Pechino, e tutto sommato la spedizione è sufficiente. Voto 6.

Lucia Morico: la 33enne di Fano non riesce a ribadire il bronzo di Atene, superata prima dalla spagnola San Miguel e poi ai ripescaggi dalla brasiliana Silva. La judoka si congeda dalla gara con il sorriso, sportività non sempre manifesta e quindi da premiare. Voto 6.5.

Volley maschile: tortuosa la strada verso Pechino, ancor più irta dopo il fischio d'inizio. Mastrangelo e Fei fuori causa, ovvero il centrale più affidabile e l'opposto. Superato il Venezuela, serve un successo per accedere ai quarti. E magari, pure un pò di fortuna. Voto 7 di incoraggiamento.

Paolo Bossini: il tempo da record europeo delle batterie se ripetuto in finale avrebbe significato podio. Invece di mattina lui e Loris Facci (voto 5.5) restano ai margini della contesa. Fuori vasca, la giustificazione di un costume di taglia più grande che raccoglieva l'acqua e rallentava l'azione. Forse s'è scambiato la valigia con Nalesso (s.v.), al quale il costume va piccolo piccolo, si rompe e costa il ritiro anticipato. Voto 5.

Alessia Filippi: una seconda medaglia sarebbe ossigenante per il nuoto azzurro, che vede volare il resto del mondo e colleziona quarti posti. Il primo passo è fatto, e non era cosa facile: le batterie degli 800 sl eliminano le americane Ziegler e Hoff (alla 230esima gara in una settimana). Alessia c'è. Voto 7+.

Valentina Turisini: il morbo cinese che attanaglia la squadra di tiro a segno la infetta a gara iniziata. Nella specialità carabina 3 posizioni, la triestina è pressochè perfetta a terra, ma decisamente imprecisa in piedi e in ginocchio. 13esimo posto, piuttosto lontana dalle 8, altro piazzamento anonimo. Voto 4.5.

Tg Olimpico: la Rolandi, protagonista delle mattine italiane con pronunce indimenticabili, è sostituita con un'altra donna, giornalista di professione. Pheeps diventa Phelps, Kitàima ritorna Kitajima, ma non si ride più. Ridatecela. Voto 5.

di Daniele Todisco

Idolo Minguzzi! E' oroooooooooo!

TIRO D'ORO!!! TRIONFA CHIARA CAINERO!!!

mercoledì 13 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (5)

Giornata con l'oro di Federica Pellegrini, ma a conti fatti decisamente deludente e sfortunata.

Federica Pellegrini: partiamo proprio da lei, la più forte su 200 e 400 sl, detentrice di entrambi i record del mondo. Si prende ciò che deve, che merita, con una tattica di gara spericolata e sorretta con ogni forza. Bravissima, è l'oro che la può definitivamente elevare a campionessa. Trae subito i benefici del successo e conduce l'ottima 4x200 sl (voto 8.5) alla finale con il record italiano. Voto 9.

Salvatore Sanzo: i gesti contenuti ed accennati dopo la stoccata numero 15 al cinese Zhu esprimono il disappunto di chi aspirava senza mezzi termini all'oro. Con il tedesco Joppich e gran parte dei migliori fiorettisti fuori casa, lui e Cassarà (voto 5) dovevano conquistare l'oro. Voto 6.5.

Filippo Magnini: 4 centesimi valgono 4 anni di attesa per una nuova finale olimpica. Pippo è nono in semifinale e non può difendere il doppio titolo mondiale. La sensazione è che in ogni caso Sullivan, Bernard e un ritrovato Van den Hoogenband sarebbero stati imprendibili. Lo si attende più competitivo. Poco dopo spara un 1'44" in staffetta (voto 5 a Belotti e Brembilla, 7 a Rosolino), tanto straordinaria quanto inutile rimonta. Voto 6-.

Arcieri: tremendo impatto della squadra argentea con il torneo individuale. Il britannico Willis elimina prima Nespoli (voto 5, come il punteggio che riesce a totalizzare con una freccia a dir poco sbilenca) e poi Galiazzo (voto 5.5), espropriandolo del titolo olimpico. Ai 16esimi fuori anche Di Buò (6), superato oltre il fotofinish dall'americano Wunderle. A pari con le donne, esaurite tutte le cartucce. Voto 5.5.

Clemente Russo: il sorteggio integrale aveva riservato una minaccia immediata per il campione del mondo, e cioè il bielorusso Zuyeu, argento di Atene. Il campano si è districato ottimamente, con rapidità di gambe e di destri, infliggendo al colosso dell'Est un eloquente 7-1. Roberto Cammarelle (voto 7) lo imita e i due azzurri volano ai quarti dei massimi e dei supermassimi. Voto 8.

Ylenia Scapin: due incontri antitetici, con risultati ugualmente opposti. Sfinita dopo 8 minuti di lotta con la belga Jacques e vincitrice, subisce un ippon fulmineo dalla cubana Hernandez dopo soli 4 secondi. I ripescaggi, fatali anche a Roberto Meloni (voto 6), le riservano il secondo ippon e l'addio ad ogni velleità. Voto 5.

Alessio Boggiatto: ritorno di condizione per il mistista, che anche oggi piazza il record personale sui 200. Se è cambiato in meglio l'approccio alla gara, sarà difficile che cambino gli esiti, considerata la concorrenza. Ai piedi del podio, ma voto 7+.

Maura Genovesi: ennesimo buco del tiro a segno, 32esimo posto che ribadisce la scarsissima vena della pattuglia azzurra, ancora a secco di finali. Voto 4.

Diego Romero: sconosciuto ai più (registi, operatori e giornalisti rai compresi), il velista italo-argentino vive una giornata straordinaria che lo pone in testa alla classe Laser dopo le prime tre regate. Oltre ogni rosea aspettativa. Calo dei Sibello (voto odierno 6), duetti sempre ben ancorati al podio nelle classi 470, ecco un primo posto da sogno. Voto 8.

Canottaggio: prima giornata di semifinali A/B e 3 equipaggi eliminati. Se dal singolo donne e dal due senza uomini ce lo si poteva aspettare, delude il quattro senza dei Mornati, di Sartori e Carboncini. Le altre imbarcazioni dovrebbero far meglio. In attesa di reincarnazioni degli Abbagnale, voto 5+.

Benetti-Masoero e Giai Pron: dal C2 e dal K1 (è canoa, non battaglia navale) due semifinali agguantate con i denti. Obiettivo minimo per Andrea ed Erik, forse massimo per Cristina. Ora si resettano i tempi, porte verdi e rosse da attraversare. Voto 6.5.

Tennis italiano: la sconfitta dell'ottima Francesca Schiavone (voto 8), 6-7 4-6 dalla russa Zvonareva, sua bestia nera, rimuove l'ultima singolarista dai tabelloni. La milanese intende però lasciar traccia, e con la brindisina Pennetta (voto 6 di media) supera la coppia numero tre del seeding Chan-Chuang, qualificandosi ai quarti. Ci toccano le sorelle Bondarenko. Per ora, è bocciatura. Voto alla spedizione 4.5.

di Daniele Todisco

Finalmente orooooooooooo Pellegrini

martedì 12 agosto 2008

Il pagellone azzurro (4)

Giornata ricca di delusioni per i colori azzurri che va a pareggiare le grandi gioie della giornata di ieri. L'unico alloro arriva da un grande D'Aniello nel double trap.

Il nuoto azzurro - 9 sembra di sognare quando Paolo Bossini tocca la piastra nei 200 rana fermando il cronometro sul nuovo record olimpico ed europeo, sembra di sognare quando- pochi minuti dopo- sono i ragazzi della 4x200 a siglare il record continentale... ed invece è tutto vero; poco importa se Gyurta ci ha messo un amen a migliorare il record di Bossini o se gli Usa confermano di essere irreprensibili nella staffetta. L'Italia c'è, e ci sono anche Loris Facci, subito dietro Bossini nei 200 rana, Filippo Magnini e Cristian Galenda, entrambi in semifinale nella gara regina dei 100 sl. E l'attesa cresce anche per Federica Pellegrini che domattina, alle 4, sarà impegnata nella sua finale dei 200 sl.

D'Aniello - 8,5 lui era campione del mondo, ma la medaglia era piuttosto attesa da Di Spigno (5); invece il tiratore di Nettuno ha saputo stupire tutti, compreso se stesso probabilmente, giungendo ad uno storico argento in una gara in cui, francamente, era difficile fare di meglio vista la forma strepitosa dello statunitense Eller. Per l'ennesimo trionfo del tiro a volo azzurro.

Schiavone - 7+ l'ultima superstite della folta pattuglia azzurra nei tornei singolari di tennis. Batte in scioltezza la testa di serie numero 8 del tabellone, la polacca Radwanska e si proietta verso il match con la russa Zvonareva, ultimo vero ostacolo verso la zona podio. Fuori tutti gli altri da Seppi alla Pennetta.

Vela azzurra - 7 sempre più ignorata da tutto e da tutti, la vela olimpica continua a tingersi d'azzurro. Bene la Sensini, che vince una delle due regate di giornata e si porta in quarta posizione, bene Romero che esordisce nella classe Laser con due ottimi piazzamenti ed è secondo. Risalgono anche le due imbarcazioni del 470: Trani e Zandonà sono ora quarti, quinte Conti e Micol nonostante l'handicap della prima regata. Secondo le aspettative Heidegger (15°) e la Nevierov (17°). Se avremo la capacità di continuare così il carniere azzurro potrebbe riempirsi di medaglie, ed allora anche mamma rai potrebbe accorgersene...

Picardi - 6,5 ancora un sorriso per il pugilato azzurro che doma nettamente (10 a 3) il non irresistibile Zambiano Chyianika. Per il pugile di Casoria ora arriva il match della verità: superare il dominicano Payano significherebbe proiettarsi con decisione nella zona podio in una parte di tabellone veramente ardua.

Molmenti - 6- in una prova in cui può succedere di vedere un togolese di Tolosa sul podio (bronzo), il canoista azurro fa bene a forzare e a prendersi i suoi rischi, gli va male: tocca una porta nella prima manche e ne salta una nella seconda. Ci ha provato, premio alla tenacia.

La Valeeva e le altre - 5,5 la sorte, ed una pessima qualificazione, non aiutano l'italo-moldava che impatta subito sulla coreana numero 3 del tabellone, inevitabile l'eliminazione. Fuori anche la altre due azzurre con il grande rammarico della Tonetta di aver gettato alle ortiche il passaggio del turno con un 6 alla penultima freccia.

Pino Maddaloni - 5 anche lui è sfrotunato a pescare quasi subito l'olandese Elmont, tra i più forti in gara. Finisce ai ripescaggi dove un anonimo mongolo lo butta fuori con un ippon dopo appena 20".

Tiro a segno - 4,5 le pessime prove di Fait e Bruno sono solo le ultime di una lunga serie. La squadra azzurra stenta a decollare ma, già da domani, potremo iniziare a rifarci con la Genovese. Da rivedere.

Volley e Settebello - 4 due ceffoni in altrettanti match dagli statunitensi. Quello che fu il settebello gioca male e prede ancora peggio, nulla si può salvare di una squadra parsa completamente allo sbando.

Montano - 3 era la sua giornata e sembrava che gli dei della scherma gli arridessero nuovamente aiutando illustri carneadi a buttare fuori dal tabellone tutti i favoriti che potessero trovarsi sulla strada del livornese. Ma se la fortuna aiuta gli audaci, allora possiamo affermare che Aldo lo è stato davvero poco disputando un match nervoso e senza particolare brio tecnico ed atletico contro lo spigoloso spagnolo Pina, capace di far leva sui punti deboli dell'azzurro che rimedia un rosso e regala una stoccata fondamentale all'iberico.

di Marco Cinelli

Il Grande pronostico di Pechino08: il medagliere

POS NAZ ORO ARG BRO TOT
1 CHN 48 27 25 100
2 USA 43 44 31 118
3 RUS 30 30 19
79
4 AUS 20 14 13 47
5 GBR 17 11 16 44
6 GER 14 15 19 48
7 ITA 8 14 30 52
8 HUN 7 7 10 24
9 CUB 7 6 11 24
10 KOR 7 6 7
20
11 BLR 7 3 4
14
12 NED 6 7 9 22
13 BRA 6 6 4 16
14 FRA 5 22 13 40
15 JPN 5 7 14 26
16 ESP 5 5 8 18
17 JAM 5 5 6 16
18 POL 4 6 2 12
19 ETH 4 4 1 9
20 KEN 4 3 5 12
21 SUI 3 1 2 6
22 TUR 3 0 4 7
23 GEO 2 6 1
9
24 BUL 2 3 2 7
25 ROU 2 2 7
11
26 PRK 2 2 4
8
27 AUT 2 1 3 6
28 AZB 2 1 1 4
29 DEN 2 1 1 4
30 POR 2 1 1 4
31 SLK 2 1 1 4
32 INA 2 0 2 4
33 UZB 2 0 2 4
34 UKR 1 7 4 12
35 NZL 1 5 3 9
36 GRE 1 4 1 6
37 CAN 1 3 3 7
38 CZE 1 3 2 6
39 SRB 1 1 5 7
40 IRI 1 1 2 4
41 SLO 1 1 2 4
42 ARG 1 1 1 3
43 FIN 1 1 0 2
44 KAZ 1 0 4 5
45 CRO 1 0 3 4
46 ZMW 1 0 2 3
47 BRN 1 0 1 2
48 LAT 1 0 1 2
49 SUD 1 0 1 2
50 TAI 1 0 1 2
51 CIP 1 0 0 1
52 EST 1 0 0 1
53 MLI 1 0 0 1
54 PAN 1 0 0 1
55 PRI 1 0 0 1
56 NOR 0 3 3 6
57 SWE 0 2 1 3
58 ISR 0 2 0 2
59 ARM 0 1 3 4
60 COL 0 1 1 2
61 LTU 0 1 1 2
62 SIN 0 1 1 2
63 EGY 0 1 0 1
64 GRN 0 1 0 1
65 SMR 0 1 0 1
66 MEX 0 0 4 4
67 MGL 0 0 3 3
68 THA 0 0 3 3
69 RSA 0 0 2 2
70 BAH 0 0 1 1
71 BEL 0 0 1 1
72 CMR 0 0 1 1
73 IND 0 0 1 1
74 KZG 0 0 1 1
75 LUX 0 0 1 1
76 MNE 0 0 1 1
77 PHI 0 0 1 1
78 TRI 0 0 1 1

TOT 302 302 345 949

Ed ecco qui il medagliere complessivo, specchio analitico e sintetico allo stesso tempo del lavoro fin qui operato. Alcuni parziali e totali possono sorprendere (si vedano i 30 bronzi assegnati alla nostra spedizione, o i 5 ori a fronte dei 22 argenti dei vicini francesi) ma sono il frutto di pronostici sinceri e spontanei. Vi è in merito alle 52 medaglie italiane una componente patriottica, per cui alcuni terzi posti percentualmente poco probabili sono stati comunque inseriti (piuttosto che farli diventare quarti e porli nel dimenticatoio); ma alla base vi è soprattutto la convinzione di chi ha redatto il blog che l'Italia ha inviato a Pechino una spedizione qualitativamente molto valida.
Come Sport Illustrated e Gazzetta dello Sport prevediamo il sorpasso della Cina sugli States, almeno per quanto riguarda le medaglie d'oro. Per il resto alcune uguaglianze, molte differenze. Con la consapevolezza che i numeri non sono frutto del caso, ma di valutazioni coscienziose e il più possibile ponderate. Vedremo se i fatti ci daranno ragione o torto, ma insomma speriamo che ciò che abbiamo messo in atto sia interessante a prescindere da ori, argenti e bronzi.
Mentre si chiude la biblica presentazione dei giochi, si aprono i commenti ai fatti del giorno.
Nessuna cronaca - per questo ci sono tv, radio e massicciamente il web - ma solo approfondimenti, pagelle, curiosità. Per accompagnare lettori e sportivi nelle 2 settimane di pura e splendida competizione che ci attendono.

lunedì 11 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (3)

Terza giornata di Giochi e nuove enormi soddisfazioni per gli azzurri. Rare delusioni.

(Maria) Valentina Vezzali: mai l'Italia ha avuto una donna cosi' dominante in una qualsiasi disciplina sportiva. Terzo titolo olimpico consecutivo, solo pronunciarlo fa venire i brividi. E stavolta si e' permessa di assestare la stoccata decisiva a 4 secondi dalla fine. In qualsiasi modo, vince. Voto 10 e lode.

Giulia Quintavalle: la Rai la ignora fino alla semifinale, ma la livornese al primo turno fa fuori la tedesca campionessa ad Atene Boenisch e compie una cavalcata impronosticabile. Certo, sembra che le avversarie piu' quotate si scansino prima di affrontarla, comunque con catenaccio e contropiede giunge fino all'oro. Voto 9.

Arco maschile: i coreani hanno tremato, quando dal +6 si sono trovati alla pari. E non c'erano abituati ultimamente. Merito di Medio man Galiazzo (voto 9), Matusalemme Di Buo' (voto 8) e dell'esordiente Nespoli (voto 6.5) il cui doppio 7, in apertura e chiusura, ha purtroppo spianato la strada agli arcieri asiatici. Argento di valore. Voto alla squadra 8.

Margherita Granbassi: perdere dalla Vezzali e' un dispiacere comune a molte, superare la Trillini (voto 9 alla carriera, 7- alla gara odierna) una gioia che in poche hanno provato. La bella triestina si conferma nell'elite di specialita'. Voto 7.5

Domenico Valentino: il peso leggero esordisce con la grinta che ne fa una scheggia impazzita, 15-4 al marocchino Tamsamani. E' presto per capire le possibilita' del pugile di Marcianise, che come dice il ct Damiani "puo' battere chiunque ma altrettanto puo' prenderle da chiunque". Mentre Alessio Di Savino (voto 6-) subisce l'americano Williams, Domenico avanza. Voto 7

Setterosa: dall'Europeo all'Olimpiade, in poche settimane risveglio di Tania Di Mario e delle altre leonesse d'acqua dolce. La' un 5-8 netto, che assegnava il titolo alle russe, oggi un 9-8 intenso e sofferto, ma per questo ancor piu' gradito. Voto 7+.

Niccolo' Campriani: con la finale a portata di mano, contrae la sindrome di Nespoli e spara un 8 all'ultimo colpo di fucile. Buco indecifrabile e illusioni di metallo svanite. Grande peccato, la condotta di gara era stata autorevole, ben piu' di quella di De Nicolo (voto 5) mai in zona qualificazione. Dal tiro a segno ancora si attende un sussulto. Voto 5.5

Federica Pellegrini: che voto assegnare ad una ragazza che dovrebbe colorarsi d'oro nella gara preferita e invece, dopo la semifinale da record olimpico, crolla di braccia, gambe e cervello e tocca per quinta? La stessa ragazza che qualche ora dopo torna in vasca sulla mezza distanza e stritola Hoff e compagnia con annesso record del mondo? Per ora priorita' alla delusione e all'attitudine molto poco vincente. Voto 5.

Velisti: l'apparizione di Alessandra Sensini ha ricordato l'esistenza di una disciplina fin qui negata ai telespettatori. L'olimpionica (voto 6+ come da sua stessa ammissione) e i fratelli Sibello (voto 7) sono in odore di podio, mentre nelle altre classi tutti gli azzurri, anche quelli piu' titolati, viaggiano contro vento. In attesa del cambio di rotta, voto complessivo 6=.

Cavalieri e amazzoni: quarto posto provvisorio dopo la prova di cross, a breve distanza da un podio che sarebbe epico. Tutti e 5 gli azzurri hanno completato il percorso, molto selettivo per via del caldo e del tempo limite, e si presentano alla giornata conclusiva con gli animali in piena forma (domani sara' giornata di ispezione sanitaria). Nonostante gli ascolti televisivi superiori soltanto alle lezioni di fisica quantistica del progetto Nettuno, voto 7.5.

Infine, i giornalisti Rai passano dal 2 al 2+ in virtu' delle perle che regalano con frequenze altissime al pubblico italiano. Il tg olimpico e' laboratorio di cabaret (il nuotatore Kitajima e' per l'intera redazione Kitáima, mentre il 10-2 della Quintavalle all'australiana e' raccontato come goleada spettacolare), Roata e Novelli sembrano Gianni e Pinotto (l'uno inutilmente pomposo, l'altro pomposamente inutile). E a fine giornata l'exploit dalla pedana di scherma, dove un giovane Enzo Paolo Turchi biascica domande sgrammaticate ai protagonisti del fioretto. Fategli l'antidoping.

di Daniele Todisco

L'Unica: Valentina Vezzali!!!!

Secondo oro: Giulia Quintavalle!!!!!

domenica 10 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (2)

Quasi impossibile, in una giornata ricca di gloria come quella odierna, dare insufficenze ai nostri azzurri impegnati a Pechino... proviamo a dare i numeri.

Matteo Tagliariol - 10 è lui il primo oro azzurro nei giochi della XXIX olimpiade; classe sterminata e freddezza da killer. Qualche stoccata concessa all'avversario per studiarlo ed entrare in gara e poi non ce n'è per nessuno. Vero leader. E guardando al futuro, alla gara a squadre, con un ottimo Confalonieri (voto 7) e l'esperto Rota (6 di stima) , possiamo ben sperare.

Tatiana Guderzo - 9 era lei la più forte oggi. Lo ha dimostrato scattando nel punto più duro del tracciato dando il là all'azione decisiva. Importa davvero poco se alla fine sia la Cooke a spuntarla allo sprint, il suo bronzo vale oro.

Giovanni (Johnny) Pellielo - 8+ a podio per la terza volta di fila. Da oltre 10 anni al vertice del trap. Meriterebbe l'oro, ma oggi il ceco era troppo forte per tutti, anche per il nostro vercellese. A fargli compagnia per buona parte della gara è un encomiabile Erminio- "Ermete"- Frasca (7) che si lascia trascinare fuori dal podio dal panico. Nel complesso un'ottimo inizio per il tiro a volo, ed il meglio deve ancora venire.

Il Nuoto azzurro - 7,5 un quarto e due quinti posti nell'insolita sessione mattutina che assegnava le medaglie. A sfiorare il podio è Alessio Boggiatto (8), primo degli umani nella gara degli alieni Phelps (10 e lode), Cseh(9) e Lochte(7). Nel pomeriggio (cinese) arrivano le finali centrate dalla Pellegrini e dalla 4x100; le semifinali di Di Tora e Brembilla. Brucia solo la seconda eliminazione anzitempo di Rosolino (5).

Fratelli Sibello - 7 nessuno se ne accorge (soprattutto in RAI), ma loro ci sono e sono già secondi dopo 3 regate nella classe 49er nonostante una regata più o meno sballata (un 9° posto già possibile scarto). Dimenticati da tutti, veleggiano verso il podio. In bocca al lupo.

Nazionali di calcio e volley - 7 (+ o -) entrambe vincono e convincono, il calcio più del volley. Da due nazionali venute a Pechino con speranze da podio neanche troppo convinte, non si poteva chiedere di più.

Batki-Dallapè & Casale - 6+ i loro risultati, comunque al di sopra delle aspettative, sono offuscati dall'altrui gloria. Sia per le tuffatrici che per il judoka ci sarà ampio margine per rifarsi già a partire da Londra 2012.

Ginnastica in rosa - 4,5 attenuanti ce ne sono, e non poche: gli infortuni di ogni tipo ed i ritardi di preparazione giustificano però solo in parte una debacle praticamente totale. Salviamo la grazia e l'eleganza di Lia Parolari (6) ed il volteggio di Carlotta Giovannini (6,5) che porterà l'Italia nelle finali di specialità. Grave insufficenza per Vanessa Ferrari (4), ma con tutte le attenuanti del caso.

La RAI ed i suoi pseudogiornalisti - 2 impossibile salvare cronisti e giornalisti che commettono errori o gaffe quali quelle commesse dai vari Novelli (che prima di accorgersi dell'argento di Pellielo deve apettarne l'esultanza) o Lollobrigida ("Pippa Savage, certo il nome non l'aiuta") o le pronunce di Simona Rolandi ("Hambauchen"): indifendibili.

di Marco Cinelli

TAGLIARIOL D'OROOOOOOOOOO!!!!


Se il buongiorno si vede dal mattino...

Quando inizia una olimpiade il quesito che serpeggia tra addetti ai lavori e semplici appassionati e quale olimpiade sarà. I dubbi si accentuano ulteriormente se i giochi, come quelli in questione, si disputano in un paese lontano, quasi esotico, da sempre con una spiccata propensione alla chiusura verso tutto ciò che è al di fuori dei proprio confini o che, quei confini, possa varcarli. E così, quando quattro anni fa si è chiusa quella meraviglia di suggestione ed emozione offerta dal ritorno dei giochi nelle terre in cui fanciulletti giacquero, è iniziata la rincorsa pseudosportiva della Cina al resto del mondo, che si è tradotta nella rincorsa agli Stati Uniti nel medagliere olimpico. Insomma, per tornare alla domanda iniziale, saranno i giochi dei padroni di casa già in testa ad un medagliere che sembra destinato a tingersi dei colori del dragone. Due gli ori della prima giornata da discipline "filo-marziali" quali il tiro ed il sollevamento pesi ma, a soprendere, sono soprattutto i nuotatori usciti fuori da un cilindro, quello dei tecnici cinesi, che spesso ha lasciato dubbi e sospetti. E così, nei 400 sl, ti ritrovi il Li Zhang di turno che non ti aspetti, capace di migliorarsi di ben 13 secondi tra una edizione dei giochi e l'altra, o la Yafei Zhou in grado di scendere sotto i 58" nei 100 farfalla femminili con tanto di record asiatico: cartine tornasole di una edizione dei giochi che molto avrà modo di stupirci... o forse confermerà solo ciò quelle che erano le attese.

A rincuorarci sono però i risultati degli azzurri, la medaglia di Rebellin è la prima nota colorata (d'argento) della nostra spedizione che può dirsi decisemante soddisfatta dell'evolversi della prima giornata: si rafforza la convinzione di una squadra che potrà davvero dire la sua nella ginnastica, non solo con Cassina, e nel nuoto. Già, il nuoto, con la Bianchi in grado di migliorare se stessa di oltre un secondo, e tutto il resto della squadra su ottimi livelli. La convinzione e che dalle acqua del national acquatic center arriveranno molte gioie e medaglie per i nostri colori. La convinzione è anche quella che la storia del nuoto dovrà essere riscritta dopo questa edizione dei giochi olimpici visto il livello medio a dir poco mostruoso non solo per via dei costumi di nuova generazione o per gli effetti propedeutici di una piscina magica.

Infine una nota per Giovanni Pellielo ed Erminio Frasca chiamati a far suonare l'inno di Mameli in una disciplina, il tiro a segno, troppo spesso dimenticata dalle tv... anche in sede olimpica.

sabato 9 agosto 2008

Il Pagellone azzurro (1)

Ogni giorno voti e impressioni sugli atleti italiani impegnati nelle gare olimpiche.

Ilaria Bianchi - la 18enne nuotatrice di Bologna s'inventa un incredibile record italiano nei 100 farfalla, 58.12 che polverizza il precedente di Ambra Migliori datato giugno 2004. Prestazione super, perche' anche l'Italia ha le sue sirenette. Voto 8.5.

Davide Rebellin - prima medaglia cinese della spedizione, un misto agrodolce di gioia e rammarico. Nel giorno del suo 37esimo compleanno, il piu' vecchio corridore della gara in linea risponde a ripetuti attacchi, entra nella fuga a 3, si piazza perfettamente per la volata ma non regge lo spunto del piu' veloce (e del piu' stempiato) Samuel Sanchez. Voto 8.

Igor Cassina - punta ad un esercizio di sicurezza che gli consenta l'accesso in finale. Beh, di sicurezza mica tanto: evoluzioni e salti mortali "non rischiati", tutti eseguiti senza pecche, che gli valgono un 16.000 tondo tondo. Tra lui e il secondo oro olimpico c'e' il tedesco Hambuechen, un nome da condizionatore ma enorme talento. Voto 8-.

Giovanni Pellielo e Erminio Frasca - prime tre sessioni di tiro al piattello (specialita' trap) d'autore, che implicano primo e terzo posto provvisorio. Alipov e Diamond sono li' a disturbare e a far vento, ma le premesse per il devoto Pellielo e il buon Ermete (cosi' ribattezzato dall'impeccabile giornalista Rai Novelli) ci sono, eccome. Voto 7.5.

Alessia Filippi - nella gara un tempo preferita e ora di secondo interesse, i 400 mx, la romana piazza un record italiano che e' secondo tempo di accesso alla finale, alla pari con l'australiana Rice e dietro solo alla Phelps Woman Katie Hoff. "Pensavo di faticare di meno per questo tempo" ha sostenuto la giunonica nuotatrice. Che si copra e piazzi il tempone in finale? Voto 7+.

Volley rosa - senza la Aguero, sballottata ovunque tranne che dalla povera mamma, le ragazze di Barbolini dimostrano una volta di piu' la grinta delle leonesse. Cardullo, Piccinini e le altre abbattono le russone e son pronte ad accogliere la sorella cubana. Voto 7.

Luca Marin e Alessio Boggiatto - entrambi in finale, con tempi e modi che parevano perduti. Purtroppo domani notte Phelps, Lochte e Cseh si porteranno i gradini del podio gia' in vasca, ma cio' nulla toglie alla grinta di siciliano e torinese. Voto 7.

Gabriella Bascelli - vincere la batteria del singolo ha un significato relativo e assoluto. Relativo perche' i monoequipaggi piu' potenti hanno risparmiato le forze, assoluto perche' esprime forza di volonta' di rara intensita'. In attesa di vedere dove Gabriella e la sua barchetta possono arrivare, chapeau. Voto 7.

Agnese Allegrini - esordio italiano nel badminton passato piuttosto inosservato. La sconfitta in due set dall'ucraina Gryga conferma che si procede ancora a gattoni nella disciplina di impronta orientale, ma merito alla romana di aver aperto la via. Voto 6.

Vigilio Fait - pistola da 10 m, non la gara preferita dal 35enne di Rovereto. Eppure in tanti hanno sbagliato, soprattutto nella serie conclusiva, e c'era lo spazio per inserirsi nella finale a 8. Invece 3 turni da 10 spari in tono minore, e un solo punto dai top eight. Che brucia, come quel 7 nella seconda sessione che per campioni di tale precisione equivale a mancare un elefante da un metro. Voto 5+.

Genny Pagliaro - suscita tenerezza uno scricciolo di 45 kg che lavora sodo per un'Olimpiade e poi si perde su una quota che normalmente alzerebbe con i soli indici. Tre tentativi nulli e gara terminata in pochi, pochissimi minuti. Dramma sportivo doppio per chi solo ogni 4 anni puo' esibirsi ad una platea cosi' numerosa. Voto 5.

Massimiliano Rosolino - se anche un ragazzo loquace e spigliato ammutolisce davanti al microfono di commento, significa che l'amarezza e' salita dallo stomaco a ondate. Sintomo di parabola calante? La concorrenza che ti supera e ti stacca? Tempo insufficiente sui 400 sl, c'e' l'appiglio della/e staffetta/e per l'Highlander acquatico. Voto 4.5.

di Daniele Todisco