Terza giornata di Giochi e nuove enormi soddisfazioni per gli azzurri. Rare delusioni.
(Maria) Valentina Vezzali: mai l'Italia ha avuto una donna cosi' dominante in una qualsiasi disciplina sportiva. Terzo titolo olimpico consecutivo, solo pronunciarlo fa venire i brividi. E stavolta si e' permessa di assestare la stoccata decisiva a 4 secondi dalla fine. In qualsiasi modo, vince. Voto 10 e lode.
Giulia Quintavalle: la Rai la ignora fino alla semifinale, ma la livornese al primo turno fa fuori la tedesca campionessa ad Atene Boenisch e compie una cavalcata impronosticabile. Certo, sembra che le avversarie piu' quotate si scansino prima di affrontarla, comunque con catenaccio e contropiede giunge fino all'oro. Voto 9.
Arco maschile: i coreani hanno tremato, quando dal +6 si sono trovati alla pari. E non c'erano abituati ultimamente. Merito di Medio man Galiazzo (voto 9), Matusalemme Di Buo' (voto 8) e dell'esordiente Nespoli (voto 6.5) il cui doppio 7, in apertura e chiusura, ha purtroppo spianato la strada agli arcieri asiatici. Argento di valore. Voto alla squadra 8.
Margherita Granbassi: perdere dalla Vezzali e' un dispiacere comune a molte, superare la Trillini (voto 9 alla carriera, 7- alla gara odierna) una gioia che in poche hanno provato. La bella triestina si conferma nell'elite di specialita'. Voto 7.5
Domenico Valentino: il peso leggero esordisce con la grinta che ne fa una scheggia impazzita, 15-4 al marocchino Tamsamani. E' presto per capire le possibilita' del pugile di Marcianise, che come dice il ct Damiani "puo' battere chiunque ma altrettanto puo' prenderle da chiunque". Mentre Alessio Di Savino (voto 6-) subisce l'americano Williams, Domenico avanza. Voto 7
Setterosa: dall'Europeo all'Olimpiade, in poche settimane risveglio di Tania Di Mario e delle altre leonesse d'acqua dolce. La' un 5-8 netto, che assegnava il titolo alle russe, oggi un 9-8 intenso e sofferto, ma per questo ancor piu' gradito. Voto 7+.
Niccolo' Campriani: con la finale a portata di mano, contrae la sindrome di Nespoli e spara un 8 all'ultimo colpo di fucile. Buco indecifrabile e illusioni di metallo svanite. Grande peccato, la condotta di gara era stata autorevole, ben piu' di quella di De Nicolo (voto 5) mai in zona qualificazione. Dal tiro a segno ancora si attende un sussulto. Voto 5.5
Federica Pellegrini: che voto assegnare ad una ragazza che dovrebbe colorarsi d'oro nella gara preferita e invece, dopo la semifinale da record olimpico, crolla di braccia, gambe e cervello e tocca per quinta? La stessa ragazza che qualche ora dopo torna in vasca sulla mezza distanza e stritola Hoff e compagnia con annesso record del mondo? Per ora priorita' alla delusione e all'attitudine molto poco vincente. Voto 5.
Velisti: l'apparizione di Alessandra Sensini ha ricordato l'esistenza di una disciplina fin qui negata ai telespettatori. L'olimpionica (voto 6+ come da sua stessa ammissione) e i fratelli Sibello (voto 7) sono in odore di podio, mentre nelle altre classi tutti gli azzurri, anche quelli piu' titolati, viaggiano contro vento. In attesa del cambio di rotta, voto complessivo 6=.
Cavalieri e amazzoni: quarto posto provvisorio dopo la prova di cross, a breve distanza da un podio che sarebbe epico. Tutti e 5 gli azzurri hanno completato il percorso, molto selettivo per via del caldo e del tempo limite, e si presentano alla giornata conclusiva con gli animali in piena forma (domani sara' giornata di ispezione sanitaria). Nonostante gli ascolti televisivi superiori soltanto alle lezioni di fisica quantistica del progetto Nettuno, voto 7.5.
Infine, i giornalisti Rai passano dal 2 al 2+ in virtu' delle perle che regalano con frequenze altissime al pubblico italiano. Il tg olimpico e' laboratorio di cabaret (il nuotatore Kitajima e' per l'intera redazione Kitáima, mentre il 10-2 della Quintavalle all'australiana e' raccontato come goleada spettacolare), Roata e Novelli sembrano Gianni e Pinotto (l'uno inutilmente pomposo, l'altro pomposamente inutile). E a fine giornata l'exploit dalla pedana di scherma, dove un giovane Enzo Paolo Turchi biascica domande sgrammaticate ai protagonisti del fioretto. Fategli l'antidoping.
di Daniele Todisco
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