domenica 10 agosto 2008

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Quando inizia una olimpiade il quesito che serpeggia tra addetti ai lavori e semplici appassionati e quale olimpiade sarà. I dubbi si accentuano ulteriormente se i giochi, come quelli in questione, si disputano in un paese lontano, quasi esotico, da sempre con una spiccata propensione alla chiusura verso tutto ciò che è al di fuori dei proprio confini o che, quei confini, possa varcarli. E così, quando quattro anni fa si è chiusa quella meraviglia di suggestione ed emozione offerta dal ritorno dei giochi nelle terre in cui fanciulletti giacquero, è iniziata la rincorsa pseudosportiva della Cina al resto del mondo, che si è tradotta nella rincorsa agli Stati Uniti nel medagliere olimpico. Insomma, per tornare alla domanda iniziale, saranno i giochi dei padroni di casa già in testa ad un medagliere che sembra destinato a tingersi dei colori del dragone. Due gli ori della prima giornata da discipline "filo-marziali" quali il tiro ed il sollevamento pesi ma, a soprendere, sono soprattutto i nuotatori usciti fuori da un cilindro, quello dei tecnici cinesi, che spesso ha lasciato dubbi e sospetti. E così, nei 400 sl, ti ritrovi il Li Zhang di turno che non ti aspetti, capace di migliorarsi di ben 13 secondi tra una edizione dei giochi e l'altra, o la Yafei Zhou in grado di scendere sotto i 58" nei 100 farfalla femminili con tanto di record asiatico: cartine tornasole di una edizione dei giochi che molto avrà modo di stupirci... o forse confermerà solo ciò quelle che erano le attese.

A rincuorarci sono però i risultati degli azzurri, la medaglia di Rebellin è la prima nota colorata (d'argento) della nostra spedizione che può dirsi decisemante soddisfatta dell'evolversi della prima giornata: si rafforza la convinzione di una squadra che potrà davvero dire la sua nella ginnastica, non solo con Cassina, e nel nuoto. Già, il nuoto, con la Bianchi in grado di migliorare se stessa di oltre un secondo, e tutto il resto della squadra su ottimi livelli. La convinzione e che dalle acqua del national acquatic center arriveranno molte gioie e medaglie per i nostri colori. La convinzione è anche quella che la storia del nuoto dovrà essere riscritta dopo questa edizione dei giochi olimpici visto il livello medio a dir poco mostruoso non solo per via dei costumi di nuova generazione o per gli effetti propedeutici di una piscina magica.

Infine una nota per Giovanni Pellielo ed Erminio Frasca chiamati a far suonare l'inno di Mameli in una disciplina, il tiro a segno, troppo spesso dimenticata dalle tv... anche in sede olimpica.

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