Prima giornata senza medaglie, per incapacità e per "sfortuna":
Andrea Coppolino: esercizio agli anelli pressoché impeccabile, con uscita stoppata che non gli è consueta. Meriterebbe palesemente la medaglia d'argento, ma la giuria (voto 3, severa solo con gli azzurri e generosissima con Wei Yang) glielo nega in modo incomprensibile. Ancor più di Morandi (voto 7+), ha di che recriminare. Voto 8.
Roberto Cammarelle: un pò appesantito sulle gambe e lento nel portare i colpi, il supermassimo controlla la furia disordinata del colombiano Oscar Rivas. Guardia bassa, forse troppo, che lo conduce alle medaglie. Ora con l'inglese Price e probabilmente con il cinese Zhang in finale c'è bisogno di un atteggiamento più sicuro e concreto. Voto 7.5
Claudio Licciardello: splendido 45.25 in batteria dei 400 e sedicesimo tempo assoluto che significa semifinale. Fa il personale nel momento più opportuno, a differenza di altri compagni di squadra. Insieme a lui, ottima Clarissa Claretti (voto 7.5), martellista che si qualifica in finale con la misura di 71.82. Per l'atletica italiana che se non splende, almeno fa del proprio meglio. Voto 7+
Alessandra Sensini: fa della continuità la sua arma prediletta. La cinese Yin Jian finisce nona in entrambe le regate quotidiane, e lei, seconda e quinta, le soffia il primo posto. Difficile che la campionessa olimpica molli la presa. Diego Romero (voto 6.5) resta in zona podio, il suo destino si deciderà nella medal race. Voto 7.
Antonio Rossi: insieme a Piemonte, Benedini e Ricchetti qualifica il K4 1000 metri direttamente alla finale con un buon secondo posto, quarto tempo totale. Per il portabandiera è un esordio positivo, come per il K2 di Facchin e Scaduto che sulla stessa distanza centra l'accesso al turno di epilogo. Voto 6.5
Nicola Marconi: acciuffa l'ultimo posto per le semifinali del trampolino da 3 metri, appena davanti al cubano Betancourt, che all'ultimo tuffo lo spaventa. Se il fratello Tommaso (voto 5) buca due tuffi, il più titolato dei fratelli mantiene un livello sufficiente, in ogni caso ben lontano dai migliori. La finale a 12 sarebbe quasi miracolosa. Voto 6+
Charlotte Bonin: priva della vicecampionessa europea Nadia Cortassa, la squadra di triathlon si affida alla valdostana e alla riserva Daniela Chmet (voto 5-, ritiro nella frazione di ciclismo). Charlotte tiene nella prima parte di nuoto, poi in bicicletta e di corsa si stacca enormemente. 21anni e tanta esperienza da maturare. Voto 5.5.
Vera Carrara: è tra le favorite della corsa a punti e dunque attesa ad un buon risultato. La si aspetta scattare, partecipare agli sprint, cercare il guadagno del giro; invece si osserva una gara del tutto anonima, con solo accenni di vitalità. Chiude 14esima con un punto appena e in coda al gruppo. A fine gara annuncia il ritiro, chissà quanto ponderato e non figlio della controprestazione odierna. Voto 4.
Rai: riecco al tg olimpico la Rolandi e le sue pronunce. Le scrivono sul "copione" solo il nome del pallavolista bulgaro Kostantinov, lei esegue senza sbavature. C'è tempo per nuovi gioielli (ma basta telecronache deliranti di Roata). Voto 7.
di Daniele Todisco
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