
Ad un giorno dall'inzio della rassegna iridata ci sembra doverosa una presentazione della squadra chiamata a tenere alti i colori azzurri nella terra del sol levante. La compagine italiana,la meno numerosa di sempre con soli 36 atleti (21 uomini e 15 donne), è comunque una selezione dalla buona qualità media. La carta più importante sarà certamente quella di Alex Schwazer nella 50 km di marcia: il marciatore altoatesino può puntare all'oro in virtù della miglior prestazione stagionale sulla distanza e della ritrovata voglia di marciare. Il carabiniere parteciperà anche alla 20 km dove non dovrebbe avere comunque grosse ambizioni: l'obiettivo sarà quello di scaldare il motore e rompere il ghiaccio. Maggiori ambizioni in tal senso potrebbe averne Ivano Brugnetti chiamato ad una prova imoportante nella distanza in cui è campione olimpico, anche se da Atene la carriera di Brugnetti è farcita di cocenti delusioni. Altro pezzo da novanta della spedizione azzurra sarà Andrew Howe: il reatino vorrà certamente confermarsi dopo il titolo europeo del 2006. Per l'oro la strada sembra ostruita dall'enorme gap con il Panamense Saladino, estremamente regolare a ridosso degli 8,50 m, ma per il podio è tutto apertissimo con lo statunitense Phillips, il ritrovato Beckford e l'eterno rivale Mokoena, senza contare il Ghanese Gaisah sempre temibile nelle gare di campionato.
Discorso analogo per Antonietta di Martino nel salto in alto: l'oro sembra averlo messo già in cassaforte la croata Vlasic, ma per il podio sarà bagarre con Bergqvist, Slesarenko, Chicerova e Hellebaut.
Un gradino dietro, nelle speranze azzurre, appaiono Elisa Rigaudo, bronzo europeo di Goteborg ed eterna proessa della marcia femminile; Chiara Rosa che, per ambire al podio, dovrà migliorare il proprio record italiano e la 4x100, quest'anno ricca di individualità ma non ancora rodata nei meccanismi della staffetta.
Un'ultima nota la riserviamo per Bettinelli, Martinez, Donato e Cusma: per loro il podio non sembra possibile, ma con un pizzico di fortuna e qualche prestazione importante...
Discorso analogo per Antonietta di Martino nel salto in alto: l'oro sembra averlo messo già in cassaforte la croata Vlasic, ma per il podio sarà bagarre con Bergqvist, Slesarenko, Chicerova e Hellebaut.
Un gradino dietro, nelle speranze azzurre, appaiono Elisa Rigaudo, bronzo europeo di Goteborg ed eterna proessa della marcia femminile; Chiara Rosa che, per ambire al podio, dovrà migliorare il proprio record italiano e la 4x100, quest'anno ricca di individualità ma non ancora rodata nei meccanismi della staffetta.
Un'ultima nota la riserviamo per Bettinelli, Martinez, Donato e Cusma: per loro il podio non sembra possibile, ma con un pizzico di fortuna e qualche prestazione importante...
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