
Il softball è uno sport olimpico solo dal 1996 e, come il baseball, non sarà presente all’edizione di Londra 2012. Proprio dal baseball trae ispirazione, ma si differenzia dal “fratello maggiore” per alcuni particolari rilevanti: la palla viene sempre lanciata al battitore con un movimento detto a "Mulinello" (Windmill), ovvero il rilascio della palla deve avvenire quando la mano si trova sotto l'altezza dell'anca ed il braccio deve essere teso; la palla è più grande mentre il campo di gioco è più piccolo e sprovvisto di monte di lancio; infine una partita di softball si disputa sui 7 inning (in caso di parità, extra inning con attaccante già sulla seconda base).
Stesso format eliminatorio rispetto al baseball, ma anche qui differenza rilevante: otto qualificate che si misurano in un girone all’italiana, da cui escono le prime 4; le semifinali vedono opposte prima contro seconda e terza contro quarta. La vincente della semifinale “alta” è in finale, la perdente ha un’altra possibilità di raggiungere l’epilogo sconfiggendo la vincente della semifinale “bassa”.
Le otto squadre qualificate sono: Cina, Stati Uniti, Giappone, Australia, Canada, Olanda, Taipei e Venezuela.
IL PASS PER PECHINO
Accesso a Pechino lineare. Paese ospitante più prime quattro del mondiale disputato esso stesso a Pechino. Quindi tre tornei intercontinentali e carta per le rispettive vincitrici: zona euroafricana, zona Asia&Oceania e zona panamericana.
GLI ITALIANI IN GARA
In ogni caso la squadra italiana è molto qualificata, ha ribadito nel 2008 il titolo europeo.
LA LOTTA PER LE MEDAGLIE
Tre medaglie olimpiche in tre edizioni, gli Stati Uniti sono gli assoluti favoriti. Ai mondiali dopo un percorso netto di 8 vittorie è pervenuta la sconfitta per mano delle giapponesi. Il format ha però garantito alle statunitensi un’altra opportunità ed ecco il 5-1 all’Australia e il 3-0 al Giappone nella vera finale. Dominio praticamente incontrastato che dovrebbe ribadirsi in Cina. Certo, sarà difficile far meglio di Atene: 1 punto subito in tutto il torneo.
Cat Osterman e Jennie Finch sono le due lanciatrici, mancina la prima e destra la seconda, tra le migliori in circolazione. Crystl Bustos è un’ottima battitrice, 2 homerun nella finale di Atene e 1 in quella dei mondiali cinesi (media battuta di .500, vale a dire una valida ogni due turni). Nello stesso match contro le giapponesi anche Stacey Suveman realizzò un fuoricampo, l’ultimo della partita. Alte percentuali poi per Natasha Watley, regina delle basi rubate. Infine Jessica Mendoza, atleta dell’anno negli USA per il 2006, fenomenale sul piatto. Insomma una corazzata che nulla può temere.
Solo il Giappone può far partita pari, con Yukiko Ueno come lanciatrice partente, Emi Naito e Sachiko Ito colpitrici precise e continue, Eri Yamada fulmine tra le basi. La rivalità tra le due superpotenze è accesa e le nipponiche sono convinte di poter conquistare l’oro.
Per il bronzo la sfida dovrebbe essere riservata a Cina e Australia. Le padroni di casa si affidano alla mazza di Di Wu e Yi Zhou e al braccio dell’esperta Lu Wei; le “aussie” presentano nel roster atlete navigate come Melanie Roche, il capitano Natalie Ward e l’immortale pitcher Tanya Harding (più di 400 presenze tra le cangure).
Le altre, a cominciare da Canada e Olanda, proveranno ad intrufolarsi nella zona medaglie, quindi le prime 4 posizioni del girone eliminatorio.
PROGRAMMA GARE
Dal 12 al 18 match di round robin, settimana ad alti ritmi. La pausa del 19 agosto fa da preludio alla giornata più faticosa: prima e seconda scendono in campo alle 3.30 di notte ora italiana, terza e quarta alle 6; quindi alle 11 perdente della gara d’apertura e vincente del secondo match tornano sul diamante per contendersi la finale. L’indomani, 21 agosto, alle 12.30 in Italia la finalissima.
di Daniele Todisco
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