
MOUNTAIN BIKE
I primi prototipi di mountain bike vennero sviluppati in California alla fine degli anni ’60 come evoluzione della bici da strada che veniva “rinforzata” ed adattata dunque anche ai percorsi fuoristrada. Presto il mezzo si evolse e si sviluppò un vero e proprio movimento riconosciuto dall’Unione Ciclistica Internazionale solo a partire dal 1990. L’inserimento nel palinsesto olimpico risale invece ad Atlanta ’96 dove l’oro si tinse d’azzurro grazie alla formidabile Paola Pezzo, in grado di bissare il successo anche a Sydney entrando rapidamente nella seppure breve storia olimpica di questa disciplina.
IL PASS PER PECHINO
Pass concessi in virtù del ranking UCI stilato il 31 dicembre 2007 con un massimo di 3 atleti nella competizione maschile e due nella competizione femminile. Per gli uomini 3 atleti ai primi 5 Paesi, 2 atleti dal 6° al 13° posto e un atleta dal 14° al 24°. Per le donne 2 atlete per i primi 8 Paesi e un’atleta dal 9° al 18° posto.
GLI ITALIANI IN GARA
Per l’Italia, attualmente undicesima nel ranking maschile e quattordicesima in quello femminile, saranno ai giochi tre biker: Eva Lechner, Marco Aurelio Fontana e Yader Zoli, alla sua seconda partecipazione olimpica
La bolzanina Eva Lechner, alla prima apparizione olimpica, è chiamata a raccogliere la difficile eredità di Paola Pezzo. Difficile però attendersi grandi risultati: la ventitreesima piazza nel ranking UCI e la diciottesima ai recenti mondiali in Val di Sole non ci pone in grado di nutrire speranze da podio sulla giovane azzurra.
Marco Aurelio Fontana, 24 anni ad ottobre, è anch’egli all’esordio olimpico ed anche su di lui non si possono nutrire grosse speranze. Il milanese di Giussano non è infatti andato oltre la trentasettesima piazza ai recenti mondiali.
Discorso analogo per il Yader Zoli, già presente ad Atene dove finì 35°. Il 33enne faentino ha concluso i mondiali in Val di Sole al 43° posto.
Gara femminile
Si profila un duello tra le veterane della specialità: la 37enne tedesca Spitz e la 36 spagnola Fullana. La tedesca vanta un palmares di primo ordine con un titolo mondiale a Lugano nel 2003, il bronzo olimpico ad Atene e due argenti iridati nelle ultime due stagioni, è senza dubbio l’atleta di vertice più regolare. La spagnola, dopo una carriera su livelli medio-alti, ha centrato il titolo iridato alla veneranda età di 36 anni e proprio nella stagione olimpica. Terzo incomodo la russa Kalentieva, iridata nel
Ad Atene Gunn-Rita Dahle staccò nettamente la canadese Premono e la tedesca Spitz.
Gara maschile
Fino ad un mese fa non avremmo avuto dubbi nel mettere in cima ai pronostici l’asso francese Julien Absalon. Campione olimpico in carica e campione del mondo per quattro anni di fila dal 2004 al 2007, il transalpino ha mostrato i primi cenni di cedimento proprio nell’anno olimpico incappando in una giornata decisamente storta ai recenti mondiali dove, dopo la solita partenza al vertici, ha dovuto cedere il passo all’armata svizzera per poi abbandonare definitivamente la gara. Armata svizzera, composta dal campione iridato Sauser, da Vogel e da Naef che potrebbe dunque dar vita ad una interessante lotta intestina in uno sport che non prevede minimamente il gioco di squadra. Un gradino dietro lo svedese Kessiakoff, molto regolare ma privo di acuti.
Ad Atene Absalon fece gara solitaria, alle sue spalle Hermida e Brentjens.
PROGRAMMA GARE
Venerdì 22 agosto alle 9:00 italiane la prova femminile. Il giorno seguente, sempre alle 9:00, quella maschile.
di Marco Cinelli
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