giovedì 24 luglio 2008

Uno sport al giorno: Basket


BASKET

Dopo una fugace apparizione ai Giochi Olimpici di St. Louis del 1904, la pallacanestro è stata reintrodotta nella manifestazione a cinque cerchi solo nel 1936. Il gioco era stato inventato nel 1891, in una palestra del college dell’Ymca a Springfield nel Massachusetts, da James Naismith. Gli Stati Uniti vinsero la finale di Berlino per 18-8 sui canadesi e inaugurarono una lunga serie di successi spezzata a Monaco nel 1972 e a Seul nel 1988 dall’Unione Sovietica (e dalla Jugoslavia nel 1980 a Mosca, ma lì gli Stati Uniti del boicottaggio non si presentarono).

Il Dream Team ha poi dominato gli anni ’90, infliggendo ad avversari pesanti passivi. Poi l’enorme delusione di Atene, le sconfitte con Portorico e Argentina futura campionessa olimpica.

Il torneo femminile ha esordito invece a Montreal nel 1976 e ha vissuto su una prima leadership russa, mentre nelle ultime 3 edizioni si sono imposti gli USA.

Le 12 squadre presenti sono divise in 2 gruppi da 6. I gironi all’italiana promuovono le prime 4 squadre di ogni gruppo. Quarti di finale incrociati (A1-B4, A2-B3, A3-B2, A4-B1) e poi semifinali tra le vincenti dei quarti numero 1-3 e 2-4.

IL PASS PER PECHINO

Metodi differenti hanno determinato le partecipanti al torneo maschile e a quello femminile.

Per quanto riguarda gli uomini, dei 12 posti disponibili, uno è stato ovviamente assegnato al paese ospitante. I restanti 11 sono stati messi in palio innanzitutto per la vincitrice dei campionati del mondo del 2006, e cioè la Spagna (che si è imposta nettamente in finale sulla Grecia).

Quindi nel corso del 2007 si sono disputati i campionati continentali, che hanno consegnato il pass ad 1 paese africano, 2 paesi americani, 2 paesi europei, 1 paese asiatico e 1 oceanico; infine sempre dai campionati continentali sono usciti i nomi delle compagini che si sarebbero affrontate nel “Wildcard tournament”, appena terminato, che attribuiva gli ultimi 3 visti.

In sostanza il lotto delle contendenti prevede: Cina, Spagna, Angola, Argentina, Stati Uniti, Russia, Lituania, Iran, Australia, Germania, Croazia e Grecia.

Per quanto riguarda le donne, le concrete differenze risiedono nei posti garantiti durante le competizioni continentali (solo le rispettive vincitrici) e durante il “Wildcard tournament” (ben 5).

Le nazionali in gara sono: Cina, Australia, Mali, Stati Uniti, Corea del Sud, Russia, Nuova Zelanda, Spagna, Repubblica Ceca, Lettonia, Bielorussia e Brasile.

GLI ITALIANI IN GARA

Né la squadra maschile né quella femminile hanno ottenuto la carta per Pechino, e nemmeno hanno centrato l’obiettivo minimo della qualificazione al torneo preolimpico.

L’Italia maschile, nonostante l’apporto degli “americani” Bargnani e Belinelli, è stata sconfitta nella gara decisiva per l’accesso ai quarti finale dell’Europeo 2007 dalla Germania.

L’Italia femminile ha compiuto lo stesso percorso e si è fermata di fronte alle gigantesche bielorusse nell’incontro che valeva i quarti dell’Europeo.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE

Gli USA sono naturalmente favoriti per entrambi gli ori.

La squadra maschile è estremamente valida e si serve di molte delle stelle della lega NBA. Spagna, Argentina e in seconda fila Russia avrebbero il talento e l’esperienza ad alti livelli per contrattaccare, ma dipende tutto dall’entusiasmo e dalla volontà di LeBron James e compagni.

In campo femminile, il predominio degli States è stato ferito nel corso dei Mondiali 2006. In semifinale Sheryl Swoopes e le altre sono state sconfitte dalla Russia, che si è poi arresa all’Australia. Le tre potenze citate si giocheranno molto probabilmente le 3 medaglie.

Torneo maschile

Gli Stati Uniti affrontano nel girone B Spagna, Grecia, Germania, Cina e Angola. Il roster americano fa paura, visto che in quintetto dovrebbero partire Jason Kidd o Chris Paul nel ruolo di play, LeBron James-Carmelo Anthony-Kobe Bryant come esterni e a turno come numero 4, infine Dwight Howard sotto canestro. Se poi le riserve portano i nomi di Dwyane Wade, Chris Bosh e Carlos Boozer, allora non sembra proprio essercene per nessuno.

Come si sa l’amalgama di squadra, lo spirito combattivo e la tattica possono spostare l’ago della bilancia a favore di formazioni meno talentuose ma comunque ottimamente organizzate.

La Spagna di Pau Gasol, Josè Calderon e Juan Carlos Navarro (con fortune diverse sbarcati oltreoceano) punta al secondo posto del girone e poi alle medaglie. La vittoria del mondiale ha definitivamente sancito l’entrata degli iberici nell’elite del basket internazionale; anche giocatori come Marc Gasol, Rudy Fernandez e Jorge Garbajosa possono offrire buone cose.

Se anche la Grecia di Papaloukas, Spanoulis e Diamantidis non dovrebbe correre rischi in ottica qualificazione, anche in virtù dell’apporto in zona tabellone di baby Shaq Sofoklis Schortsanidis (2.08 metri per 170 kg), il quarto posto è in lizza tra Germania e Cina, squadre di medio valore con le stelle Nowitzky e Yao Ming (reduce da un lungo infortunio).

Nel girone A Argentina e Russia si contendono il primo posto: la prima con gran parte dello stesso gruppo che ad Atene sconfisse Stati Uniti e poi Italia in finale (Manu Ginobili, Luis Scola, Fabricio Oberto, Carlos Delfino a Andres Nocioni), la seconda con un team giovane guidato dal naturalizzato J.R. Holden. Kirilenko, Savrasenko e i giovani del CSKA campione d’Europa incutono timore.

Croazia e Lituania sembrano avere qualcosa in più dell’Australia, in termini tecnici e caratteriali, per accaparrarsi gli altri 2 posti per i quarti. L’ex Lottomatica Roma e neo Raptor Roko Ukic, Prkacin e Planinic rappresentano una squadra tosta anche se discontinua (come del resto ogni compagine slava); i baltici, seppur spesso incapaci di dar luogo ad una forza totale equivalente alla somma del talento dei singoli giocatori, altrettanto non dovrebbero correre rischi. Da Sarunas Jasikevicius, tornato in Europa dopo il fallimento oltreoceano, al leader del CSKA Siskauskas, dagli “americani” Kleiza e Songaila ai senesi Rimantas Kaukenas e Hsistof Lavrinovic. Materiale di prima qualità.

Tutto ciò considerato è pronosticabile l’oro agli Stati Uniti e le altre medaglie a Spagna e Argentina.

Torneo femminile

Le statunitensi desiderano ribadire la superiorità mondiale dopo il bronzo del 2006. Possiedono peraltro tutte le carte in regola per riuscirci: si affideranno a Sue Bird, Tamika Catchings e Sheryl Swoopes (quest’ultima passata in terra nostrana a Taranto), nonché alla campionessa WNBA con le Phoenix Mercury Diana Taurasi.

Il girone B in cui gli Stati Uniti sono compresi è di livello piuttosto contenuto. Solo Spagna e Repubblica Ceca possono lontanamente impensierire le “professioniste”, mentre per il quarto posto è lecito aspettarsi una sorpresa cinese.

Girone A di gran lunga più equilibrato con Australia, Russia e Brasile, rispettivamente al 2°, 3° e 4° posto del ranking internazionale. L’Australia, argento ad Atene, ha strappato ad americane e russe l’oro mondiale grazie alla saggezza di Penny Taylor (nominata MVP di quella competizione) e Lauren Jackson (considerata la più forte giocatrice Aussie di tutti i tempi). Tra le cangure anche tre “italiane”: Laura Summerton sugli schermi di Taranto, Hollie Grima a Pozzuoli e Jennifer Screen a Parma.

La Russia si affida a Svetlana Abrosimova, in nazionale da oltre 10 anni e in forza alle Minnesota Lynx, alla 32enne Oxana Rakhmatulina e alla titanica Maria Stepanova (2.03 m). Le europee sono probabilmente le avversarie più credibili degli USA, i due match dei mondiali (80-90 nel turno eliminatorio e 75-68 in semifinale) ne dimostrano il valore.

Infine il Brasile, guidata dalle due giocatrici delle Atlanta Dream Erika De Souza e Iziane Castro Marques e quarto agli ultimi mondiali.

Scherzi del tabellone a parte, difficile ipotizzare una finale diversa da USA-Russia. Australia terza incomoda.

PROGRAMMA GARE

Donne e uomini scenderanno in campo a giorni alterni a partire dal 9 agosto, con primo match alle 2 di notte ora italiana e ultimo alle 16.15. Fino al 18 agosto incontri del turno eliminatorio, dal 19 i quarti di finale: cominciano sempre le donne, l’indomani tocca agli uomini. Il 21 e il 22 le semifinali alle 14 e alle 16.15 ora italiana. Il 23 le finali per le medaglie donne, il 24 il gran galà maschile: se le donne si disputano il bronzo alle 13.30 e l’oro alle 16, gli uomini scendono sul parquet alle 6 e alle 8 di mattina.

di Daniele Todisco

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