
La ginnastica artistica è dal 1896 disciplina olimpica, ma fino ai Giochi di Amsterdam 1928 le gare sono state accessibili ai soli uomini (per vedere assegnate le medaglie al femminile nei concorsi di specialità si dovette attendere il 1952).
A Pechino ci saranno in palio 14 ori, 8 maschili e 6 femminili.
I concorsi generali, individuali e a squadre, prevedono che gli atleti si misurino su tutti gli attrezzi, e la graduatoria viene stilata sommando i singoli punteggi ottenuti. I maschi competono inoltre in 6 singole specialità: corpo libero, anelli, parallele simmetriche, volteggio, sbarra e cavallo con maniglie; le femmine in 4: corpo libero, volteggio, parallele asimmetriche e trave. Differenti attrezzi per differenti qualità: agli uomini si richiedono in particolare doti di forza fisica, alle donne doti di agilità ed equilibrio.
Gli esercizi di qualificazione alla finale del concorso generale valgono poi anche come lasciapassare per le finali dei singoli attrezzi, che sono previste nei giorni successivi.
I punteggi sono assegnati dai giudici in base a criteri ben determinati, come ad esempio la presenza di movimenti obbligatori (esigenze specifiche), la difficoltà dei movimenti eseguiti (classificati dal Codice dei punteggi secondo 6 diversi livelli) e la bontà dell’esecuzione in confronto all’ideale.
IL PASS PER PECHINO
I Mondiali che si sono disputati a Stoccarda nel settembre 2007 hanno consegnato praticamente tutte le carte olimpiche. In particolare la graduatoria finale del concorso generale a squadre ha delineato il numero di posti disponibili per ogni federazione.
Le prime 12 squadre qualificate hanno usufruito del massimo di inviti, ben 6. I team classificatisi al 13°, 14° e 15° posto inviano in Cina 2 atleti, quelli giunti dal 16° al 18° posto un solo atleta.
I restanti posti sono stati assegnati a singoli ginnasti rappresentanti di paesi classificatisi oltre il 18° posto, a ginnasti che avessero vinto un oro individuale (e che anche appartenessero a nazioni ancora prive di pass), e infine ad atleti in rappresentanza di tutti i continenti.
GLI ITALIANI IN GARA
Grazie al 10° posto in campo maschile e al 4° in campo femminile nei concorsi generali a squadre dei mondiali di Stoccarda, l’Italia avrà ai nastri di partenza ben 12 atleti, 6 ragazzi e 6 ragazze.
I ragazzi sono Matteo Morandi (anelli), Igor Cassina (sbarra), Matteo Angioletti (anelli e volteggio), Alberto Busnari (cavallo con maniglie e sbarra), Andrea Coppolino (anelli e parallele) e Enrico Pozzo (concorso generale e sbarra).
Le ragazze sono invece Monica Bergamelli (volteggio e concorso generale), Vanessa Ferrari (corpo libero, parallele asimmetriche e concorso generale), Lia Parolari (volteggio), Carlotta Giovannini (volteggio), Francesca Benolli (volteggio) e Sara Bradaschia (trave).
Tra parentesi l’attrezzo o gli attrezzi prediletti dai nostri atleti i quali, si ripete, entrano tutti in gara nelle prime giornate di qualificazioni anche per tentare di raggiungere le finali di specialità.
LA LOTTA PER LE MEDAGLIE gara per gara
Gare maschili
1) Corpo libero: c’è un favorito, il brasiliano Diego Hypolito, medaglia d’oro ai Mondiali 2005 e 2007, e argento nel 2006. Nel corso della primavera ha contratto la dengue (febbre malarica), ma ciò non dovrebbe aver provocato ritardi di preparazione. Il cinese Zou Kai può sfruttare l’aria di casa per strappare un punteggio ben oltre i 16.000. Lo spagnolo Gervasio Deferr e l’israeliano Alexander Shatilov possiedono il carisma per agguantare una medaglia. Infine il russo Alan Golotsutskov, primo a Mosca e Losanna nel 2008.
2) Anelli: sarà arduo sfilare dal collo di Chen Yibing l’oro nella specialità tanto cara a Yuri Chechi. Oro nelle ultime due edizioni dei Mondiali, si è pure imposto quest’anno in Coppa del Mondo in patria, a Tianjin. Avversario immortale è il bulgaro Jordan Jovtchev, 35enne a cui i giudici rubarono l’oro di Atene (assegnandolo invece al greco Tampakos). L’olandese Yuri van Gelder vanta risultati di rilievo negli ultimi anni e, insieme al naturalizzato americano Kai Wen Tan, capitano della squadra americana, può insidiare i primi della classe. Coppolino più di Morandi può aspirare ad un buon piazzamento tra gli 8.
3) Parallele simmetriche: impossibile ignorare i padroni di casa, da Xu Huang al pluri medagliato Wei Yang. I coreani sembrano gli avversari più tosti, Yoo Won Chul in particolare; eppure gli europei possono in questa specialità sbaragliare la concorrenza. Dall’oro europeo, lo sloveno Mitja Petkovsek, al francese Yann Cucherat, ancora al campione olimpico in carica, l’ucraino Valeri Gontcharov.
4) Volteggio: qui l’Europa potrebbe sottrarre l’oro agli asiatici. Il polacco Leszek Blanik si pone come favorito, campione mondiale e continentale in carica. Quindi il romeno Ilie Daniel Popescu e il “vecchio” lettone Evgeni Sapronenko, oltre al bielorusso Dimitri Kaspiarovich. In netta crescita le azioni del nord-coreano Se Gwang Ri.
5) Sbarra: Igor Cassina deve registrare qualche passaggio del proprio esercizio per evitare errori e ripetere la prestazione magistrale di Atene. Gli avversari sono agguerriti: dal polivalente tedesco Fabian Hambuechen, al greco Vlasios Maras, per finire con lo sloveno Aljaz Pegan. Dal resto del mondo il cinese Zou Kai e l’australiano Philippe Rizzo.
6) Cavallo con maniglie: Xiao Qin è l’assoluto specialista dell’attrezzo e i tre titoli mondiali tra il 2005 e il 2007 lo testimoniano, come anche i distacchi inferti agli inseguitori. I quali sono sostanzialmente l’ungherese Krisztian Berki, il croato Filip Ude e il britannico Louis Smith. Sempre pericolosi giapponesi e statunitensi.
7) Concorso completo individuale: gara sui generis, che mescola consistenza fisica e mentale e casualità. Il cinese Wei Yang e il già citato Hambuechen hanno occupato i primi due gradini del podio dei mondiali 2006 e 2007 e dunque vanno eletti a favoriti. Ogni paese di spicco ha il suo asso nella manica: il Giappone Hiroyuki Tomita, gli Stati Uniti Jonathan Horton, la Russia Maxim Deviatovski, la Corea del Sud l’argento di Atene Dae Eun Kim. Dall’Europa anche lo spagnolo Rafael Martinez e il romeno Flavius Koczi.
8) Concorso completo a squadre: l’oro della Cina sembra scontato se relazionato alla sede di gara. I padroni di casa puntano a staccare gli altri sin dalla prima rotazione. Giappone, Stati Uniti e Germania si giocano le restanti medaglie; Russia, Corea del Sud e Romania pronte ad infilarsi in caso di cadute o errori gravi.
Gare femminili
1) Corpo libero: la doppietta americana dei mondiali di Stoccarda ha mutato gli equilibri della specialità. La 16enne Shawn Johnson è un talento enorme che potrebbe definitivamente esplodere a Pechino. Cheng Fei è ugualmente pronta a far scorpacciata di medaglie e non vorrà sfigurare. Vanessa Ferrari è una speranza concreta, ma la rumena Sandra Izbasa, la britannica Elizabeth Tweddle e la francese Cassy Vericel possiedono le credenziali per salire sul podio. Poi le brasiliane, sempre temibili.
2) Trave: Anastasia Liukin, bicampionessa mondiale (e statunitense con più medaglie mondiali individuali – raggiunta Shannon Miller), è la ragazza da battere. Poi protagoniste specializzate, come la cinese Li Shanshan, la rumena Steliana Nistor e la russa Ksenia Semenova, e ginnaste onnivore, come le già citate Johnson, Izbasa e, perché no, Ferrari.
3) Parallele asimmetriche: ancora Liukin e Semenova, oro e argento a Stoccarda. La Tweddle promette battaglia, come anche la Nistor e l’ucraina Dariya Zgoba. Tutte però dovranno scardinare la muraglia cinese, eretta in favore di Yang Yilin e della giovanissima He Kexin..
4) Volteggio: Cheng Fei difficilmente deluderà le aspettative, e cioè senza mezzi termini la conquista dell’oro. La nord coreana Hong Su Jong, l’americana Alicia Sacramone e la naturalizzata tedesca Oksana Chusovitina, campionessa europea in carica, si frappongono fra la cinese e il metallo più prezioso. Agli stessi europei di aprile le nostre Giovannini e Benolli hanno conquistato argento e bronzo. La finale costituirebbe per entrambe un risultato ottimo.
5) Concorso completo individuale: Vanessa Ferrari, campionessa mondiale 2006 e bronzo l’anno successivo, insegue la definitiva consacrazione. Ci sono però due ginnaste più giovani di lei che le daranno filo da torcere: l’aliena Johnson e la 17enne brasiliana Jade Barbosa, dominatrice da junior. Per l’oro in lizza anche la Nistor e la Liukin. Apparentemente non c’è una ginnasta cinese che possa pareggiare l’altrui qualità, ma la preparazione dell’ultimo anno potrebbe portare alla luce una macchina perfetta.
6) Concorso completo a squadre: gara tutta da ammirare, con almeno 6 formazioni a puntare al podio. L’oro sembra un discorso a due tra Stati Uniti e Cina, ma appena oltre Romania, Italia, Russia e Brasile. Persino Francia e Gran Bretagna, trascinate da Vericel e Tweddle, potrebbero infilarsi in cima.
Ad Atene la parzialità dei giudici rovinò alcune gare, in primis anelli e sbarra. Il pubblico diverse volte si trovò a fischiare punteggi gonfiati. Yuri Chechi e Igor Cassina regalarono all’Italia emozioni fortissime. Due americani trionfarono nel concorso generale, Paul Hamm e Caryl Patterson (ma fu argento nelle competizioni a squadre), mentre la “diva” Khorkina si dovette accontentare dell’argento e del bronzo a squadre. La Romania al femminile conquistò 4 ori su 6 disponibili (la Ponor si aggiudicò corpo libero e trave), mentre in ambito maschile nessun paese realizzò la doppietta pesante.
Se nel settore maschile alcuni medagliati come Deferr, Gontcharov, Dae Eun Kim, Cassina possono ben sperare di ribadire i valori espressi ad Atene, tra le ragazze negli ultimi 4 anni si è assistito ad un ricambio generazionale molto rapido.
PROGRAMMA GARE
Primi esercizi nel giorno successivo alla cerimonia d’apertura: qualificazioni in tre round per gli uomini il 9 agosto e in quattro round per le donne il 10. Il 12 e il 13 finali a squadre, rispettivamente maschile e femminile, dalle 4 di mattina. Si procede allo stesso modo per il concorso generale individuale, con ginnasti in pedana il 14 sempre dalle 4 di mattina e ginnaste a Ferragosto dalle 4.15. Pausa il 16, dal 17 tutte le finali di specialità.
Il 17 corpo libero uomini e donne, il cavallo con maniglie e il volteggio donne; il 18 anelli e volteggio maschile, intramezzati dalle parallele asimmetriche femminili; infine il 19 agosto escalation di spettacolo con parallele maschili, trave femminile e sbarra maschile. Orari fissi: da mezzogiorno e per circa due ore.
di Daniele Todisco
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