lunedì 21 luglio 2008

Uno sport al giorno: Tiro a volo


TIRO A VOLO

Sono tre le specialità olimpiche del tiro a volo: trap (o fossa olimpica), skeet e double trap. Ognuna si fonda su caratteristiche distintive per la posizione del tiratore e delle macchine lanciapiattelli, per il numero di pedane e di macchine da cui i piattelli partono, per le difficoltà a cui va incontro il tiratore.

Nel trap il tiratore si muove su 5 pedane, e ad ogni pedana corrispondono 3 macchine lanciapiattelli. Una roulette automatica stabilisce la successione dei lanci. Qui risiede la difficoltà per il tiratore che, pur conoscendo il tempo di uscita del piattello, deve intercettarne la direzione, che può variare sul piano orizzontale di 90°, e la sua altezza, da un metro e mezzo fino ai tre metri e mezzo. Il tiratore ha due colpi per piattello e il numero di piattelli che escono da ogni macchina è per tutti equivalente.

Nello skeet si spara, da otto pedane, situate lungo un semicerchio dal raggio di 19,20 metri, alle cui estremità sono collocate, in due cabine, le macchine lanciapiattelli, una alta a sinistra, detta pull, ed una in basso a destra, detta mark. Il tiratore aspetta l'uscita del piattello con l'arma non ancora imbracciata, in posizione di attesa, ed ha a disposizione un solo colpo per ogni piattello (due in totale per ogni turno). In questo caso il tiratore conosce altezza e direzione dei piattelli, che vengono lanciati dalle macchine sempre nello stesso modo; l'elemento di difficoltà è rappresentato dalla diversa posizione del tiratore rispetto alle macchine lanciapiattelli e dal tempo del lancio, che può variare da zero a tre secondi dalla chiamata del tiratore.

Infine il double trap prevede che i tiratori, altrnandosi su cinque pedane, intercettino due piattelli lanciati simultaneamente con traiettoria fissa. Il tiratore attende in posizione non predeterminata con due colpi in canna che devono essere usati per colpire i due piattelli. Le macchine lanciapiattelli sono tre per ogni campo, ed i loro abbinamenti di lancio sono predeterminati (1-2 oppure 1-3 oppure 2-3) a seconda del programma scelto. I lanci vengono prestabiliti in un raggio di trenta gradi sul piano orizzontale e la loro altezza varia, ad una distanza di dieci metri dalla fossa, da tre metri a tre metri e mezzo.

IL PASS PER PECHINO

I regolamenti per la qualificazione ai Giochi si rifanno a quelli per le gare di tiro con arma da fuoco.

Quindi le federazioni nazionali ottengono posti nel momento in cui i propri atleti si classificano primi nelle 4 prove annuali di Coppa del mondo, nelle prime posizioni dei Campionati Mondiali e di quelli Continentali nei due anni precedenti alle Olimpiadi.

Gli atleti, però, per essere eleggibili devono aver raggiunto un Punteggio Minimo di Qualificazione in almeno una delle gare previste in calendario. Come succede anche nel tiro a segno, le singole federazioni possono “spostare” il posto guadagnato da una specialità all’altra, fermi restando i posti totali a disposizione della nazione.

Dei posti residui, 10 inviti vengono assegnati da una commissione tripartita della Federazione Internazionale ad atleti appartenenti a nazioni che non hanno conseguito il pass; 14 sono riservati a paesi senza qualificazione, i cui atleti hanno conseguito un risultato di rilievo in una delle gare previste dall’agenda.

Ogni paese può inviare a Pechino al massimo 2 atleti per specialità (tranne che nel trap e nello skeet donne, una sola atleta per nazione). Uno stesso atleta può competere in due gare se ha raggiunto in entrambe il punteggio minimo

GLI ITALIANI IN GARA

Come ad Atene, l’Italia ha fatto il pieno di visti per la Cina.

La squadra maschile è composta da 6 atleti: per il trap Erminio Frasca e Giovanni Pellielo; per lo skeet Ennio Falco e Andrea Benelli; per il double trap Francesco D’Aniello e Daniele Di Spigno. La squadra femminile consta di 2 elementi, ossia Deborah Gelisio che gareggerà nel trap e Chiara Cainero che si districherà nello skeet.

Il 2006 è stato l’anno più prolifico per Erminio Frasca, argento ai Mondiali di Zagabria e oro agli europei di Maribor. La ex Jugoslavia gli porta bene, visto che è tornato alla vittoria nel 2007 a Belgrado in Coppa del Mondo.

Al fianco del 25enne di Latina gareggerà il piemontese Giovanni Pellielo, alla quinta Olimpiade. Bronzo a Sidney, argento ad Atene, si attende l’oro da un tiratore che in carriera ha vinto proprio tutto (anche 3 ori mondiali negli anni ’90). Non arriva forse da super favorito, ma potrebbe essere un bene.

Ennio Falco fu oro ad Atlanta ’96, e i suoi 40 anni ne confermano la longevità ad alti livelli. Dopo la delusione di Atene è arrivato l’argento mondiale del 2005 conquistato a Lonato e l’oro europeo nel 2006. Dunque ci si attende il passaggio alla finale.

Andrea Benelli, quasi 50enne, è la storia del tiro a volo italiano. Esordì a Seoul nel lontano 1988, escalation strepitosa fino al primo posto di Atene. Da campione olimpico vorrebbe nuovamente stupire. Insomma è lecito attendersi una medaglia nello skeet maschile.

Francesco D’Aniello sarà all’esordio nella competizione a cinque cerchi, ma ci arriva con un palmares di tutto rispetto. Nel 2007 ha piazzato un doppio titolo mondiale in quel di Nicosia, nella gara individuale e in quella a squadre, l’oro in Coppa del Mondo a Maribor e pure il titolo italiano. Tra i tanti santoni del tiro, potrebbe spuntare un nome a sorpresa.

Infine Daniele Di Spigno, romano 33enne, probabilmente il più forte tiratore in circolazione nel double trap. Oro mondiale ed europeo in carica, deve riscattare il settimo posto di Atene. Da lui ci si aspetta senza tema di smentite l’inno nazionale.

Deborah Gelisio una soddisfazione olimpica la visse a Sidney nel 2000, allorquando fu argento. 4 ori mondiali ne descrivono l’attitudine alla vittoria, la bellunese è tra le tiratrici da battere.

Bronzo a Nicosia ai Mondiali 2007, Chiara Cainero è all’apice della carriera dopo un biennio di splendidi risultati. Cerca l’acuto definitivo al cospetto dello scenario più suggestivo.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE gara per gara

Le gare maschili si svolgono in due giorni (non il double trap). Nel primo parte delle qualificazioni, nel successivo il termine del turno eliminatorio e poche ore dopo la finale. Le donne invece iniziano e concludono nel corso dello stesso giorno.

Gare maschili

1) Trap: i tiratori si muovono sulle 5 pedane per colpire un totale di 125 piattelli, suddivisi in 5 round da 25. Al termine della due giorni di qualificazione, i migliori 6 passano alla finale da 25 ulteriori colpi. I punteggi della finale si sommano a quelli del turno eliminatorio.

Sul podio degli ultimi due Mondiali si sono avvicendati sei tiratori diversi. Se si dovesse scegliere un nome sugli altri, si cadrebbe sull’australiano Michael Diamond, oro ai Campionati del Mondo di Nicosia del 2007 e vincitore quest’anno di due tappe di Coppa del Mondo. Il campione olimpico in carica Aleksei Alipov ha ancora molto da dire, così come l’americano Bret Erickson e lo spagnolo Jesus Serrano. Frasca e Pellielo corrono per le medaglie, senza dubbi, assieme all’irlandese Derek Burnett e al tedesco Karsten Bindrich.

Ad Atene il russo Alipov staccò nel finale Pellielo; terzo fu l’australiano Adam Vella.

2) Skeet: le pedane sono più numerose ma le “cifre” sono identiche. 125 piattelli in round da 25, sempre in due giorni. Al solito, 6 finalisti che si battono sulla distanza di 25 colpi e somma conclusiva dei punteggi registrati nelle 48 ore. Nello skeet, la sequenza dei “fuochi” prevede dei lanci singoli e dei lanci doppi; resta l’obbligo di colpire un piattello al primo colpo.

Potrebbe andare a Cipro l’oro della specialità. Proverà a catturarlo George Achilleos, campione mondiale in carica e primo in Coppa del Mondo a Belgrado il mese scorso. Il lotto dei pretendenti alle prime posizioni contiene l’americano Vincent Hancock, il norvegese Tore Brovold, il russo Valeriy Shomin e il francese Anthony Terras. Poi gli italiani e i cinesi, in particolare Qu Ridong, che nelle preolimpiche ha centrato il primo posto.

Ad Atene lo straordinario oro con corsa per il campo di tiro per Benelli. Dietro il toscano, il finlandese Marko Kemppainen e il cubano Juan Miguel Rodriguez.

3) Double trap: la gara consta di doppiette lanciate simultaneamente che i tiratori devono distruggere con due colpi. Muovendosi lungo 5 pedane essi sparano 150 colpi in 3 round da 50. I 6 tiratori più precisi e costanti giungono in finale e sono chiamati a sbriciolare altri 50 piattelli. La graduatoria finale si basa su tutti e 200 i piattelli.

Il padrone di casa Hu Binyuan è quasi “costretto” all’oro, dopo il doppio argento nelle ultime due edizioni dei mondiali. L’americano Joshua Richmond e il britannico Richard Faulds promettono battaglia per la prima posizione, a cui ambiranno ovviamente pure D’Aniello e Di Spigno. Attenzione all’ungherese Roland Gerebics, allo svedese Hakan Dahlby e certamente al campione olimpico Ahmed Al Maktoum

Ad Atene fu podio tutto asiatico, con l’oro di Al Maktoum, l’argento dell’indiano Singh Rathore e il bronzo del cinese Wang Zheng.

Gare femminili

1) Trap: le tiratrici si posizionano lungo le 5 pedane, per 3 round da 25 piattelli ciascuno. Come accade nella gara maschile, le prime 6 in graduatoria effettuano la finale da 25 piattelli, fermo restando il punteggio delle eliminatorie.

Il podio dell’ultimo Mondiale può essere il riferimento per l’indicazione delle favorite. La cinese Liu Yingzi, la sanmarinese Daniela Del Din e la nostra Deborah Gelisio godono dei favori del pronostico. A seguire, e papabili per il podio, la nordcoreana Chae Hye Gyong, la russa Elena Tkach e la statunitense Theresa Dewitt.

Ad Atene festeggiò l’Australia con Suzanne Balogh. La spagnola Maria Quintanal, ottima anche nel double trap, arrivò seconda. Sul terzo gradino del podio la sudcoreana Lee Bo Na.

2) Skeet: identiche fasi di qualificazione e finale, per numero di tiri totali e per round. Sempre 6 finaliste alla stretta decisiva da 25 colpi. Come detto in precedenza, la sequenza dei “fuochi” prevede dei lanci singoli e dei lanci doppi, fermo restando l’obbligo di colpire un piattello al primo colpo.

Altra gara, altra cinese in lizza per l’oro. Si tratta di Wei Ning, argento mondiale e olimpico. Chiara Cainero fa indiscutibilmente parte dell’elite mondiale e tenterà la scalata. Competitive anche la slovacca Danka Bartekova, la tedesca Christine Brinker e la cipriota Andri Eleftheriou. Coreane in seconda fila con l’americana Haley Dunn..

Ad Atene la spuntò l’ungherese Diana Igaly, in volata sulla cinese Wei Ning e sull’azera Zemfira Meftakhetdinova.

PROGRAMMA GARE

Si inizia il 9 agosto, giorno d’apertura dei Giochi. Le finali, tutte a partire dalle 9 ora italiana, cominciano l’indomani. 10 agosto trap maschile e 11 trap femminile, 12 agosto double trap maschile. Piccola parentesi e poi finale dello skeet femminile il 14 agosto, sempre dalle 9 di mattina in Italia. Chiude lo skeet maschile il 16 agosto, preludio all’ultima premiazione per quanto riguarda la specialità.

Daniele Todisco

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