venerdì 25 luglio 2008

Uno sport al giorno: Hockey Prato

HOCKEY PRATO

Molto simile al calcio, con cui condivide l’origine anglosassone, le dimensioni del campo ed il numero di giocatori in campo, l’hockey su prato è sport dalla tradizione antichissima tanto da essere praticato, in forme primordiali, addirittura nell’antica Grecia; ma i tratti distintivi si definiscono in Inghilterra nella seconda metà dell’800 con la nascita, nel 1861, del primo club hockeystico. Ben presto la disciplina si diffuse in larga parte dei paesi di quello che allora era il Commonwealth, in particolar modo nei paesi del Golfo del Bengala. Ma scuole di assoluto valore sono sorte anche in Europa (Olanda, Germania e Spagna su tutte) ed Argentina.

Due squadre si fronteggiano su un campo di 100x60 yard (91,40x55 metri) in due tempi da 35’ schierando undici uomini muniti del caratteristico bastone. Obiettivo del gioco è, ovviamente, quello di segnare il maggior numero di reti in una porta delle dimensioni di 12x7 piedi (3,66x2,14 metri) difesa dal portiere, unico giocatore che possa usare le mani per arpionare la palla senza limitazione alcuna. La rete può essere realizzata solo tirando in una semi-circonferenza del diametro di 16 yard detta area di tiro.

L’esordio olimpico dell’hockey prato risale a Londra 1908, una olimpiade “di casa” per questo sport che dai giochi ne sarebbe uscito per due edizioni rientrando poi ad Anversa 1920 in via definitiva. Il format olimpico attuale prevede la divisione delle 12 squadre in due gironi da 6 con passaggio alle semifinali delle prime due di ogni girone.

IL PASS PER PECHINO

In palio vi erano 12 carte olimpiche, due in più rispetto ad Atene. A distribuirle, sia per i maschi che per le donne, i tornei di qualificazione su scala continentale ed i tornei preolimpici su scala mondiale, anche se la ripartizione continentale dei pass differiva tra i due sessi. Per gli uomini, oltre alla Cina ospitante, erano a disposizione tre posti per l’Europa (Olanda, Spagna e Belgio), due posti per l’Asia (Corea del Sud e Pakistan), uno per Africa (Sudafrica), Americhe (Canada) ed Oceania (Australia); i tre restanti posti, assegnati nei tornei preolimpici, sono finiti a Nuova Zelanda, Regno Unito (quindi Gran Bretagna&Nord Irlanda) e Germania.

Per le donne, oltre alla Cina, ai giochi Germania, Olanda e Gran Bretagna per l’Europa, Nuova Zelanda e Australia per l’Oceania, Giappone per l’Asia, Sudafrica per l’Africa e Argentina per le Americhe oltre alle ripescate Spagna, Stati Uniti e Corea del Sud.

GLI ITALIANI IN GARA

Entrambe le nazionali Italiane non sono riuscite a qualificarsi per i giochi. A sfiorare i giochi la nazionale femminile battuta per 5-0 dalla Corea del Sud nella finale che valeva Pechino nel preolimpico di Victoria. Lontanissimo invece dai giochi gli uomini, soltanto quinti nel preolimpico di Gifu.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE

Torneo maschile

Nel gruppo A sono state inserite Germania, Spagna, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Cina in ordine di ranking internazionale. Grandi favorite per l’accesso alla semifinale sono proprio Germania e Spagna. La Germania, bronzo ad Atene, è la squadra campione del mondo in carica ma, dopo la conferma nel Champions Trophy 2007, non sembra essere la squadra più forte al mondo in questo momento se è vero che, nel Champions Trophy i teutonici sono riusciti a rimediare solo un quinto posto battendo due volte i coreani, pareggiando con l’Argentina e perdendo con Spagna, Olanda e Australia. La Spagna, bronzo iridato, ha invece dato grande prova di sé al Champions Trophy perdendo però finale con l’Australia piuttosto nettamene. La Korea potrebbe fare da terzo incomodo, mentre le altre sembrano tagliate fuori a priori.

Nel gruppo B saranno Australia, Olanda, Pakistan, Regno Unito, Sudafrica e Canada. Fari puntati sugli Aussie campioni olimpici in carica e veri e proprio trionfatori nel Trophy nonché vice-campioni del mondo. La squadra australiana sembra avere tutte le carte in regola per difendere il titolo. Per la seconda piazza in pole position è l’Olanda, apparsa però un po’ troppo incostante nell’ultimo periodo; per sua fortuna l’Argentina, apparsa molto in forma nell’ultimo periodo, non è riuscita a centrare l’ingresso ai giochi. Un gradino sotto Gran Bretagna e Pakistan, poi il Sudafrica. Squadra materasso del girone il Canada che pure è stata carnefice dell’Argentina.

Torneo femminile

Se il torneo maschile presenta qualche assenza di spessore come quella citata dell’Argentina, il torneo femminile vede la presenza di tutte le prime 12 squadre del ranking internazionale.

Nel gruppo A Olanda, Australia, Cina, Spagna, Korea e Sudafrica. L’Olanda, che fu argento ad Atene, è la squadra campione del mondo in carica e, come la Germania tra gli uomini, ha poi confermato il titolo nel Trophy 2007, mentre è giunta solo al bronzo nel Trophy 2008. Nonostante ciò resta, senza dubbio alcuno, la squadra da battere. Nello stesso girone la lotta per le semifinali sembra un discorso a tre tra Australia, Spagna e Cina che, tra le donne, non si limiterà certo a fare da semplice comparsa. Le Australiane hanno vissuto il proprio magic moment nei mondiali 2006, dove conquistarono l’argento, da allora sono parse in costante calo, ma sembrano ancora favorite per il secondo posto. Speranze nulle o quasi per Korea a Sudafrica.

Ben più ferreo il gruppo B con Argentina, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Stati Uniti. L’Argentina punta a bissare il successo di Atene, non sarà facile vista l’accessa concorrenza, su tutte, delle Olandesi. Le sudamericane, che dopo l’oro olimpico hanno conquistato anche il bronzo iridato e il Trophy 2008, troveranno sul loro cammino le tedesche che, messo in cassaforte il bronzo olimpico, si erano fortemente ridimensionate ottenendo solo un ottavo posto ai mondiali ma, nell’ultimo biennio, sono apparse in forte ripresa tanto da conquistare il titolo europeo lo scorso anno. Molto regolare nella top5 al mondo è il Giappone a cui sembra mancare il guizzo che lo porti al podio, più indietro sembrano Nuova Zelanda e Stati Uniti mentre tutta da valutare sarà la rappresentativa Britannica che vedrà il fiore dell’hockey scozzese andare in supporto della già forte rappresentativa inglese capace del settimo posto iridato.

PROGRAMMA GARE

Donne e uomini scenderanno in campo a giorni alterni a partire dal 10 agosto, con primo match alle 2,30 di notte ora italiana e ultimo alle 16,30. Fino al 19 agosto incontri del turno eliminatorio, dal 20 le semifinali: cominciano sempre le donne, l’indomani tocca agli uomini. Il 22 le finali per le medaglie donne, il 23 il gran finale maschile: finali per il bronzo alle 12, quelle per l’oro alle 14,30.

di Marco Cinelli

Nessun commento: