
TRAMPOLINO ELASTICO
Tale spettacolare disciplina della ginnastica è molto giovane in ambito olimpico, avendo esordito soltanto a Sidney nel 2000. Si tratta di esercizi ed evoluzioni eseguite su un trampolino elastico secondo un determinato programma in parte prestabilito e valutato da una giuria tecnica.
In particolare gli atleti si misurano dapprima in un turno eliminatorio in cui devono presentare 2 esercizi, ognuno costituito da 10 elementi: il primo prevede requisiti speciali, mentre il secondo è libero, cioè a discrezione dell’atleta. Quindi in finale i migliori 8 atleti delle qualificazioni si producono in 1 solo esercizio libero, a punteggio azzerato.
Ogni esercizio è caratterizzato dall’altezza, da salti continui e ritmici, con arrivo in piedi, di pancia, di schiena o seduto, senza esitazioni o “candele” intermedie. Negli esercizi sono richieste determinate posizioni del corpo (raggruppato, carpiato o teso) e degli arti. Ogni elemento ha un punteggio dato dal relativo quoziente di difficoltà, nessun elemento può essere ripetuto.
IL PASS PER PECHINO
Rigidi e semplici principi hanno regolato l’accesso a Pechino. Per riempire i 32 posti (16 uomini e 16 donne) si sono sostanzialmente prese in considerazione le classifiche dei Campionati del Mondo del 2007 disputatisi in Quebec. Fermo restando il limite di 2 atleti per nazione (
ITALIANI IN GARA
Esattamente come ad Atene, l’Italia porta in Cina un atleta per la gara maschile. È peraltro lo stesso trampolinista, ossia Flavio Cannone, bergamasco di Ponte San Pietro che in Grecia fu 13°. Sesto ai mondiali canadesi e non lontano dal podio, l’azzurro ha raggiunto una maturità atletica che lo pone costantemente tra i migliori della disciplina. Quest’anno un secondo posto nella tappa di Coppa del Mondo di Wroclaw in Polonia, nel 2007 diversi piazzamenti tra i primi 8, perfino nella tana dei cinesi di Kushan City. Può in definitiva aspirare in un posto in finale, pressoché inaccessibile la top three.
Tra gli uomini Cina e Giappone, unici Paesi a schierare due atleti, dovrebbero occupare interamente il podio.
Gara maschile
Ye Shuai e Dong Dong, primo e secondo agli ultimi mondiali, sono i favoriti per l’oro. Superata la concorrenza dell’altrettanto straordinario compagno di squadra Lu Chunlong, se la dovranno vedere soprattutto con i giapponesi Yasuhiro Ueyama (primo nel ranking internazionale) e Tetsuya Sotomura. In terza fila i russi Alexander Rusakov e Dimitri Ushakov. Outsider la medaglia d’oro e quella di bronzo di Atene, e cioè l’ucraino Yuri Nikitin e il tedesco Henrik Stehlik.
Difficile che agli atleti di casa sfugga la doppietta.
Ad Atene Nikitin e Stehlik, appunto, si piazzarono primo e terzo. Nel mezzo, Alexander Moskalenko.
Gara femminile
La russa Irina Karavaeva e la canadese Karen Cockburn, leader del ranking mondiale, paiono le uniche in grado a sottrarre alle cinesi Huang Shanshan e We Henna l’oro. Attenzione alla tedesca di origini georgiane Anna Dogonadze, che ad Atene superò tutte con uno splendido esercizio di finale. Completano il lotto delle favorite l’altra russa Natalia Chernova, che però nelle gare che contano è sempre finita dietro la compagna di squadra, e l’altra canadese Rosannagh Maclennan, bronzo mondiale.
Ad Atene dietro la Dogonadze, Cockburn e Huang.
PROGRAMMA GARE
Si inizia sabato 16 agosto con le prime 2 routine (esercizi), le donne tra le 5 e le 6.15 del mattino italiano, gli uomini subito dopo e fino alle 7.30. Pausa il 17, finali il 18 e il 19 con precedenza alle donne. L’orario coincide, dalle 14.15 e per circa mezzora, splendido spettacolo.
di Daniele Todisco
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