giovedì 24 luglio 2008

Uno sport al giorno: Canoa Slalom

CANOA SLALOM

La canoa slalom è una disciplina che si sviluppa in Europa negli anni ’30, le prime gare salirebbero infatti al 1933, ed entra rapidamente nel programma dei giochi olimpici fin dal ’36. Disciplina spettacolare, ha nella difficile reperibilità dei campi di gara uno dei suoi grossi limiti: molto spesso le città ospitanti i giochi olimpici non dispongono di corsi d’acqua adatti alla disciplina e si è costretti quindi a ricorrere a strutture artificiali con il gravoso problema della gestione post-olimpica. Ne sono esempi i campi gara di Sydney, Atene (rifornito con acqua marina) o quello dei prossimi giochi.

Le gare si disputano per mezzo di due diverse imbarcazioni: la canadese ed il kayak. La prima, che può essere monoposto o anche biposto, presenta particolari difficoltà di equilibrio e conducibilità: il canoista assume una posizione genuflessa ed impugna una pagaia con una sola pala con la quale esercitare una spinta alternata sui due lati della canoa. Nel kayak il canoista è invece seduto ed è in possesso di una pagaia a due pale con la quale può disimpegnarsi nel classico “mulinello” da canoista. Il kayak esiste solo nella versione monoposto, almeno nella canoa slalom.

Le gare sono contro il tempo e consistono nel passare tra le porte previste dal percorso di gara senza toccare i pali che delimitano le porte stesse. Quest’ultime sono di due tipi: le verdi, che vanno percorse nel senso della corrente del corso d’acqua, e le rosse che vanno invece percorse in “risalita”, quindi controcorrente. Toccare il palo di una porta comporta una penalità di due secondi, cumulabili anche nella stessa porta. Saltare una porta comporta invece una penalità di ben 50”.

Le specialità previste sono 4: kayak monoposto maschile e femminile, canadese monoposto e biposto solo al maschile. Il format di gara prevede due manche di qualificazione con somma dei tempi. I migliori 12 (6 per la canadese biposto) accedono alla semifinale e quindi alla finale. Le medaglie si assegnano in virtù della somma dei tempi delle sole semifinali e finali.

IL PASS PER PECHINO

La qualificazione ai giochi si poteva ottenere ai mondiali brasiliani di Foz de Iguacu nel settembre 2007, oppure attraverso le qualificazioni continentali a Cracovia del maggio scorso. Dai mondiali accesso ai migliori 15 nel k1 maschile e femminile, ai primi 10 del c1 ed ai migliori 6 del c2. Nei “ripescaggi” di Cracovia a disposizione due pass per specialità ad eccezione del c2 che metteva in palio 4 carte olimpiche.

GLI ITALIANI IN GARA

A Pechino voleranno soltanto 4 canoisti azzurri: Cristina Giai Pron, Daniele Molmenti, Andrea Benetti ed Erik Masoero.

La Giai Pron, 34enne torinese, è l’atleta più esperta del team azzurro ed è ormai alla sua quinta olimpiade consecutiva nel k1: miglior prestazione il 4° posto di Atlanta ad un passo dal podio. Ad Atene fu 8°. Nel suo palmares anche un bronzo iridato nel 2002 in Francia. Per lei la carta olimpica è arrivata nel maggio scorso a Cracovia.

Daniele Momenti, 24enne pordenonese, sarà a Pechino in virtù del quinto posto ai mondiali brasiliani dove mancò il podio per una penalità nella seconda manche. Grandi assenti saranno il campione del mondo 2006 Stefano Cipressi e Diego Paolini che non sono riusciti ad ottenere il pass olimpico.

Infine la coppia con la quale puntiamo ad una medaglia, quella formata da Benetti-Masoero nel c2. Sesti ad Atene e bronzo iridato in Brasile, l’affiatata coppia tutta torinese può ora puntare decisamente al definitivo salto di qualità.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE

Maggiori candidate ai posti sul podio sono le nazioni centroeuropee: Germani, Francia, Rep. Ceca e Slovacchia su tutte. Ma attenzione anche alla Gran Bretagna.

Gare femminili

1) K1: la tedesca Jennifer Bongardt,oro iridato nel 2007 e bronzo nel 2006, è la maggior indiziata all’oro assieme alla ceca Stepanka Hilgertova, bronzo iridato in Brasile, con la quale guida il ranking mondiale. Attenzione anche alla slovacca Kaliska- oro ad Atene- ed alla francese Pichery. La Giai Pron può puntare ad un posto tra le 12 semifinaliste.

Ad Atene si impose la slovacca Kaliska sulla Giddens e la Reeves

Gare maschili

1) K1: Combot è il campione del mondo in carica, ma nel 2008 non ha ancora raccolto risultati interessanti. Decisamente meglio di lui i tedeschi Pfannmoeller e Grimm, nonché l’altro transalpino Lefevre. Ma molta attenzione va prestata al britannico Welsh che non fallisce mai nei grandi appuntamenti. Per l’Italia l’ottimo Molmenti che parte con ambizioni importanti, forse anche da podio.

Ad Atene Welsh si inserì tra i due francesi Peschier e Lefevre, rispettivamente oro e bronzo.

2) C1: favorito d’obbligo è il francese Tony Estanguet, campione olimpico in carica, iridato nel 2006 ed argento mondiale 2007, nonché terzo del ranking mondiale. Rivale principale del transalpino sarà, come sempre, lo slovacco Martikan campione agli ultimi mondiali e vice-campione sia ad Atene che ai mondiali di Praga 2006. Un gradino sotto ai due sembrano tutti gli altri, tra cui i teschi Bette e Benzine.

Ad Atene Estanguet ebbe la meglio ancora una volta su Martikan, terzo il tedesco Pfannmoeller.

3) C2: pronostico semplice a favore degli immensi fratelli Hochschorner che dominano ormai da anni la specialità senza soluzione di continuità. Agli ultimi mondiali si sono imposti con ben 8 secondi di margine sui fratelli francesi Luquet e sui nostri Sonetti-Masoero, che vanno a Pechino per il podio.

Ad Atene gli Hochschorner regolarono i tedeschi Becker-Henze ed i cechi Volf-Stepanek.

PROGRAMMA GARE

Gare tra l’11 ed il 14 agosto: nei primi due giorni eliminatorie, semifinali e finali di c1 e k1 uomini; negli ultimi due qualificazioni, semifinali e finali di c2 e k1 donne.

di Marco Cinelli

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