
Il Judo, una filosofia di vita più che una disciplina sportiva, è sport olimpico dai giochi di Tokyo ’64, vera e propria olimpiade di casa per tale sport. Ad ideare e diffondere il judo fu, nella seconda metà dell’800, Jigoro Kano. Maestri nipponici ne favorirono la rapida diffusione del vecchio continente a partire dal 1915. Soggetto ad alterne vicende tra le due guerre, e messo propriamente al bando dall’imperialismo regnante nel paese del sol levante, il judo ha saputo trovare una sua vera dimensione internazionale solo nel secondo dopoguerra grazie all’intervento del CIO che ha portato all’inclusione della disciplina nel programma olimpico facendone una delle arti marziali più praticate e seguite nel panorama internazionale.
I combattimenti, che si disputano sul tatami, vedono opporsi atleti di una stessa categoria di peso. A livello olimpico sono riconosciute 7 categoria di peso per ambo i sessi; per le donne i limiti sono fissati in 48, 52, 57, 63, 70, 78, +
A risultare vincitore di un incontro è colui il quale, al termine dei
Punti possono essere attribuiti non solo per meriti del judoka ma anche per demeriti, o scorrettezze, del judoka avversario: è il caso dello shido e dell’hansoku-make. Lo shido viene attribuito per scorrettezze lievi quali, ad esempio, l’uscita dal tatami o il rifiuto al combattimento. Uno shido equivale ad un koka per un avversario, al secondo si ha uno yuko, al terzo un waza-ari, al quarto si ha l’hansoku-make che comporta la squalifica immediata. Quest’ultima sanzione può anche essere attribuita immediatamente per scorrettezze particolarmente gravi quali gesti violenti nei confronti dell’avversario o dei giudici.
Il format olimpico prevede un tabellone con scontri ad eliminazione diretta: i vincitori di ogni match restano nel tabellone principale che assegna le medaglie d’oro e d’argento, i perdenti finiscono nel tabellone dei ripescaggi con i quali si può comunque ambire ad una delle due medaglie di bronzo che ogni categoria assegna.
IL PASS PER PECHINO
Direttamente ai giochi i primi sei di ogni categoria dei mondiali di Rio de Janeiro del settembre
GLI ITALIANI IN GARA
A rappresentare i colori azzurri saranno otto judoki. Come detto, sei di questi hanno centrato il pass ai mondiali di Rio: si tratta dell’oro olimpico di Sydney Pino Maddaloni, del bronzo di Atene Lucia Morico dei, dei medagliati iridati Roberto Meloni ed Ilenia Scapin e dei novizi Giovanni Casale e Giulia Quintavalle. A loro si sono aggiunti l’argento europeo Paolo Bianchessi e Michela Torrenti. Grande delusione per l’esclusione di Francesco Bruyere, argento iridato nel 2005.
La comitiva azzurra si presenta così con diversi atleti in grado di avere ambizioni di medaglia, in particolar modo si spera su Ilenia Scapin che costituì una delle principali delusioni del judo ad Atene dove si presentava forte dei due bronzi conquistati ad Atlanta e Sydney, su Roberto Meloni, ormai stabilmente al vertice della sua categoria e sul rinato Pino Maddaloni. Quasi una certezza Lucia Morico che, dopo il bronzo olimpico, è arrivata in entrambi i due ultimi mondiali a giocarsi la medaglia del metallo meno pregiato finendo battuta. Più arduo il compito per gli altri quattro, ma ruolo determinante giocherà la fortuna nel sorteggio, con un buon tabellone nulla è precluso, soprattutto trattandosi di atleti in grado di giungere nella top5 ai mondiali.
Ad Atene il Giappone fu a dir poco cannibalesco: con otto ori e due argenti, i nipponici centrarono la finale che conta in 10 gare su 14. I recenti mondiali hanno però rimesso in discussione il dominio giapponese mettendo in luce, su tutti, gli atleti di casa brasiliani, evidenziando la solita forza francese nella competizione iridata e rafforzando la coriacea squadra cubana che, a Rio, ha centrato ben 5 medaglie di cui due del metallo più prezioso.
Gare Femminili
1) 48 kg: grande favorita la giapponese, campionessa olimpica ed iridata in carica, Ryoko Tani. A contenderle l’oro, su tutte, la cubana Bermoy- oro iridato nel
2) 52 kg: comunque vada sarà Cina. Ad Atene si impose
3) 57 kg: l’oro sembra una questione ad uso esclusivo della nordcoreana Kye salita in cattedra dopo l’argento di Atene realizzando una doppietta iridata. Argento iridiato e continentale, da tenere d’occhio, la spagnola Fernandez oltre al cagnaccio Bonisch, un po’ in calo dopo l’oro di Atene, e all’austriaca Filzmoser bronzo iridato nel 2005 e campionessa europea in carica. Chance importanti anche per la nostra Giulia Quintavalle, quinta a Rio.
4) 63 kg: si rinnoverà l’eterna lotta tra la francese Decosse, oro iridato nel 2005 e campionessa europea in carica, e la cubana Gonzalez. Quest’ultima pare favorita se non altro in virtù della scarsa sorte che è solita accompagnare la compagine transalpina nella competizione olimpica. Da tenere in grande considerazione, nell’ordine, anche la giapponese Tanimoto, la tedesca Von Harnier e l’olandese Willerborsde.
5) 70 kg: è la categoria di Ilenia Scapin che può puntare decisa alla medaglia, forse anche d’oro. Grande favorita è la francese Emane, sconfitta dalla Scapin nell’ultima edizione dei campionati europei. Attenzione anche all’olandese Bosch ed alla spagnola Iglesias.
6) 78 kg: altra carta da medaglia per l’Italia con Lucia Morico chiamata a difendere il bronzo di Atene. In ottica medaglia d’oro fari puntati sulla cubana La borde che ha centrato le due ultime edizioni dei mondiali beffando entrambe le volte la giapponese Nakazawa. Tra le favorite anche l’atleta di casa Yang.
7) +78 kg: pochi dubbi sull’oro della cinese Tong. A provare a sovvertire il pronostico quantomai scontato ci proveranno la giapponese Tsukada, la francese Mondiere e la britannica Bryant.
Gare Maschili
1) 60 kg: l’impressione p che possa essere la volta buona per l’austriaco Pascher che dopo due podi iridati ha centrato il titolo continentale a Lisbona beffando il campione del mondo l’olandese Houkes. Ma non va sottovalutata la grande esperienza del georgiano Kerghiani e del coreano Choi: entrambi falliscono davvero di rado i grandi appuntamenti.
2) 66 kg: favorito d’obbligo il bi-campione iridato brasiliano Derly. Molto regolare anche l’iraniano Miresmaeili. Interesse anche per l’ungherese Ungvari ed il cubano Arenciba.
3) 73 kg: si preannuncia come una delle categorie più incerte, basti pensare che tra i primi otto dei mondiali 2007 non vi era traccia alcuna dei primi otto del mondiale 2005. ad emergere potrebbe essere la tradizione coreana nella categoria forte del campione iridato Wang. Attenzione anche al brasiliano Guilheiro, all’azero Mammadli ed al giapponese Kanamaru.
4) 81 kg: altra gara molto incerta con l’olandese Elmont forse un gradino sopra gli altri in virtù di una regolarità impressionante ad altissimo livello. Interessante anche il francese Rodriguez, l’iridato Camino- brasiliano- ed il nostro Pino Maddaloni.
5) 90 kg: il greco Iliadis, dopo due scottanti sconfitte in altrettanti finali iridate, ci sembra ormai pronto per il definitivo salto di qualità. Alle sue spalle l’iridato georgiano Tsirekidze, il giapponese Izumi, il nostro Roberto Meloni e l’olandese Huizinga.
6) 100 kg: favorito è il brasiliano Correa. Attenzione anche all’ucraino Bubon, al giapponese Suzuki e all’olandese Grol.
7) +100 kg: la gara dei colossi dovrebbe volgere in favore della grande tradizione russa di cui si fa portacolori Tmenov, già argento ad Atene ed oro continentale. A tentare di difendere il titolo conquistato dal Giappone con Suzuki a Pechino sarà Ishii. Campione del mondo è il francese Riner, ma nutriamo dubbi sulla sua possibilità di confermarsi ai giochi. Qualche possibilità anche per il georgiano Guyejani. Per i nostri Bianchessi, reduce da un argento europeo.
PROGRAMMA GARE
Dal 9 al 15, ogni giorno entreranno in scena una categoria femminile ed una maschile in ordine di peso crescente. Alle 6:00 italiane inizieranno le qualificazioni, dalle 12:00 il via alla fase che assegnerà le medaglie.
Nessun commento:
Posta un commento